Droga Fermo, continuava a spacciare nonostante la misura cautelare, arrestato

In manette un marocchino di 50 anni con in casa 160 grammi di droga e una pistola a salve

Spaccio (foto repertorio)

Spaccio (foto repertorio)

Fermo 23 luglio 2019 - Nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione nella caserma dei carabinieri più vicina, aveva organizzato una fitta rete di spaccio. Per questo motivo, ieri sera,  i militari della Stazione di Fermo, a seguito di un mirato servizio, hanno tratto in arresto Said El Khlifi. Si tratta di un pregiudicato marocchino, sulla carta nullafacente, di 50 anni, residente a Fermo. Per lui è scattata l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I carabinieri, dopo diversi appostamenti, hanno fatto irruzione nella sua abitazione dove hanno rinvenuto, occultati all’interno del garage, 160 grammi di hashish, una pistola a salve priva di tappo rosso - fedele riproduzione di una Beretta 92, arma in dotazione alle Forze dell’Ordine -, otto cartucce a salve, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.

L’uomo, gravato della misura cautelare dell’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria dell’Arma, era già stato tratto in arresto dai militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Fermo il 29 gennaio scorso, poiché sorpreso nella flagranza di reato mentre cedeva una dose di cocaina. Dalla successiva perquisizione, in quella circostanza, i carabinieri avevano recuperarono 10 di cocaina, 13 di hashish e 100 di marijuana.

Il 30 aprile scorso, il 50enne marocchino, rimasto coinvolto in una più ampia attività di indagine, era stato nuovamente tratto in arresto dai carabinieri del Nucleo investigativo per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. In quella circostanza erano stati recuperati circa 200 grammi di hashish e 21 di cocaina. L’arrestato, difeso dall’avvocato Giuliano Giordani, si trova attualmente in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto che si terrà questa mattina nel tribunale di Fermo. I carabinieri stanno anche approfondendo le indagini per verificare eventuali utilizzi illeciti della pistola rinvenuta, perché, privata del tappo rosso, è molto difficile da distinguere da un’arma vera.