FABIO CASTORI
Cronaca

Droga, furti, rapine e aggressioni: a processo giovanissimo criminale

Il 27enne con all’attivo una sfilza di reati commessi soprattutto sulla costa fermana è stato rinviato a giudizio. Era sottoposto a sorveglianza speciale e se ne andava tranquillamente in giro: preso dopo giorni di latitanza

Nell’area parcheggio di via Ugo La Malfa, nel quartiere Lido Tre Archi, i poliziotti della squadra mobile erano riusciti ad arrestare il ricercato

Nell’area parcheggio di via Ugo La Malfa, nel quartiere Lido Tre Archi, i poliziotti della squadra mobile erano riusciti ad arrestare il ricercato

Fermo, 23 maggio 2025 – Un criminale incallito autore di furti, rapine, aggressioni e particolarmente attivo nel mondo del traffico di stupefacenti. Alla fine, però, per lui erano scattate le manette ad opera della squadra mobile della polizia di Fermo.

Nei guai era finito un 27enne tunisino, noto alle forze dell’ordine per una lunga serie di reati commessi lungo la costa fermana. Il giovane, a conclusione delle indagini, è stato rinviato a giudizio. Tutto era iniziato lo scorso 12 giugno quando gli uomini della squadra mobile in servizio di controllo del territorio a bordo di due auto civetta, nel percorrere via San Marco di Fermo, avevano incrociato un’Audi A6 station wagon di colore blu, alla guida della quale avevano riconosciuto, senza ombra di dubbio, il malvivente tunisino all’epoca dei fatti sottoposto a sorveglianza speciale. Ne era nato un inseguimento durante il quale il fuggitivo era riuscito a far perdere le proprie tracce.

I poliziotti, però, non si erano dati per vinti e, in ragione della consolidata abitudine del pregiudicato di disattendere le prescrizioni e le misure a cui era stato sottoposto, avevano intrapreso, senza interruzione, un’attività di monitoraggio dei movimenti del nordafricano, alla quale erano stati aggiunti specifici controlli domiciliari presso l’abitazione dichiarata dallo straniero e ubicata a Porto Sant’Elpidio.

Nel corso delle verifiche, effettuate sia di giorno che di notte, il giovane non era mai trovato in casa, a riprova della sua refrattarietà ai provvedimenti dell’autorità giudiziaria. L’attività di monitoraggio alla fine aveva permesso di individuarne la sua presenza nel tratto di arenile davanti all’area parcheggio di via Ugo La Malfa, nel quartiere Lido Tre Archi di Fermo, dove i poliziotti della squadra mobile, con un equipaggio della squadra volanti, fatto intervenire in ausilio, si erano avvicinati al pluripregiudicato con una manovra a tenaglia, volta a bloccargli le eventuali vie di fuga, e lo avevano arrestato.

Durante l’operazione, il tunisino, a riprova della sua pericolosità sociale, con fare rabbioso aveva pesantemente minacciato gli agenti. Era stato così denunciato all’autorità giudiziaria per inosservanza degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale e resistenza a pubblico ufficiale. Nella mattinata seguente, il tribunale di Fermo aveva convalidato l’arresto del giovane e disposto la misura cautelare della detenzione domiciliare.