"È sbagliato abbattere 60 tamerici"

La consigliera del Pd Ciabattoni contesta la scelta del Comune che taglierà le piante per fare parcheggi .

"È sbagliato abbattere 60 tamerici"

"È sbagliato abbattere 60 tamerici"

’Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse’. Dalla poesia ’La pioggia nel pineto’ di Gabriele D’Annunzio. Il poeta abruzzese non è il primo né il solo a prendere ispirazione dalle tamerici, piante belle e delicate nei colori ma anche resistenti ed adattabili. Nominate da Omero nell’Iliade, da Virgilio nelle Bucoliche e da Pascoli nelle Myricae. Ma di tamerici si parla anche nella mitologia classica e nella Bibbia. Solo a Porto San Giorgio sembra non ne venga riconosciuto il valore né apprezzata la bellezza e si decide di farne legna da ardere, così da lasciare libero lo spazio per 30-40 posti auto. Quindi a lavori sul lungomare effettuati in quella zona sud la vista di macchine in sosta sostituirà quella di tamerici vaporose e piene di vita . Non c’è paragone, ovviamente. Ma è proprio questo il tipo di riqualificazione che si intendeva dare al lungomare? L’impressione è che nella scelta l’interesse particolare stia prevalendo su quello più generale della Comunità e della città. Comunque c’è tempo per ravvedersi evitando tra l’altro di essere ricordati nel futuro come gli Attila che hanno fatto fuori 60 piante di tamerici. "Non condividiamo che le tamerici vengano espiantate per creare pochi parcheggi rinunciando a realizzare spazi verdi di forte caratterizzazione in termini turistici e di vivibilità", dice la consigliera comunale del Pd, Catia Ciabattoni: "Sarebbe un passo indietro – aggiunge – rispetto alla rivoluzione culturale iniziata con la creazione della ciclabile sul lungomare. Il piano regolatore portuale prevede per legge un ingente numero di parcheggi e considerato che il porto che verrà non sarà costretto all’interno di una recinzione, le aree di sosta potranno lì essere individuate per i fruitori di tutta la zona, spiaggia compresa". Eppure i pubblici amministratori avevano dato segnali positivi per la cura del verde. Nel novembre scorso l’assessore all’ambiente, Fabio Senzacqua, intervenuto alla festa dell’albero, ha poi raccontato: "Ai bambini ho detto che, nella nostra città, il patrimonio arboreo è destinato a crescere. Ogni pianta rimossa o abbattuta per varie ragioni verrà sempre rimpiazzata". Il sindaco, Valerio Vesprini, nella conferenza di fine anno ha dichiarato: "Il 2023 sarà l’anno della piantumazione di un albero per ciascun nato anche perché abbiamo ereditato una situazione per cui le piante tagliate sono state 100 di più rispetto a quelle ripiantate, per cui riequilibreremo la situazione". Evidente l’incongruenza tra il dire e il fare, abbattendo 60 tamerici.

Silvio Sebastiani