ALESSIO CARASSAI
Cronaca

Ecco il ‘Villaggio Montano del Cai’

Un modo diverso di vivere e far conoscere la montagna che avrà importanti effetti sulla promozione del turismo

Svleato il progetto del Cai

Svleato il progetto del Cai

Una rivoluzione epocale e culturale nel vivere la montagna, oggi partirà da Garulla di Amandola, il progetto di ‘Villaggio Montano del Cai’, un modo diverso di vivere e far conoscere la montagna che avrà importanti effetti sulla promozione del turismo. L’iniziativa denominata ‘Sabato del Villaggio’ è stato presentato giovedì attraverso una conferenza in streaming che ha visto la partecipazione del vice presidente nazionale del Cai Giacomo Benedetti; dal coordinatore del progetto ‘Villaggio Montano’ Alberto Ghedina; da Adolfo Marinangeli; Maria Rita Grazioli, Alessio Mariani rispettivamente sindaco e assessori di Amandola e Stefano Lucchetti presidente della sezione Cai di Amandola. L’inaugurazione è prevista per oggi a partire dalle 9 con l’accoglienza della autorità, alle 11 sarà posta nella frazione di Garulla la targa ufficiale di ‘Villaggio Montano del Cai’ previsto anche un servizio navetta gratuito che collegherà in andata e ritorno piazza Risorgimento di Amandola alla frazione di Garulla e Campolungo, seguiranno numerose attività di laboratorio ed esperienze legate al mondo della montagna come la transumanza del bestiame, lavori tipici e molto altro ancora. Il programma si ripeterà anche domani. "Siamo orgogliosi di presentare questo progetto che prenderà forma a partire da domani – commentano Marinangeli e Grazioli con una certa emozione -. Non si tratta solo di apporre una targa, ma di avviare un progetto che apre un modo diverso di fare e vivere la montagna". Una prospettiva che è stata illustrata molto dettagliatamente. "Il progetto Villaggio Montano erano nato per alcune località delle Alpi – spiega Alberto Ghedina – ma si è deciso di ampliarlo agli Appennini, una vera rivoluzione un progetto ambientale e sociale. Questo certificato è riconosciuto a livello europeo e si rinnova ogni due anni, infatti, una delegazione visiterà periodicamente l’area per valutare se persistono i requisiti. Ci vogliono Amministrazioni capaci di valorizzare l’ambiente; la presenza di un Ente Parco, imprenditori che mettano a disposizione le loro attività per condividere le loro conoscenze con i turisti; una società civile capace di sposare questo modello di turismo e la volontà di sviluppare programmi dedicati alla montagna". Oltre ai sentieri montani già segnalati sui Sibillini in alta montagna, la sezione Cai di Amandola si sta lavorando anche alla creazione di nuovi sentieri e media altezza adatti a tutti.

Alessio Carassai