Ecco le Pagelle d’Oro Premiati 110 studenti

Consegnati i riconoscimenti che la Carifermo con la Fondazione assegnano ai migliori alunni delle secondarie di primo e secondo grado del territorio

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Qualcuno ha messo la giacca, le ragazze azzardano minigonna e sneakers, tutti hanno l’aria felice e un po’ seria, lo sguardo pulito e la testa piena di sogni. Sono i 110 ragazzi che ieri hanno portato a casa la pagella d’oro, da 60 anni il riconoscimento che la Carifermo con la Fondazione assegnano ai migliori studenti delle secondarie di primo e secondo grado del territorio. La meglio gioventù, per dirla con un film, quei ragazzi su cui puntava Amedeo Grilli, l’ingegnere che tanto amava questo premio e che se n’è andato un mese e mezzo fa. Con le sue parole si è aperta la cerimonia, guidata dal giornalista Raffaele Vitali, per dire che il riconoscimento era per i giovani e insieme per le loro famiglie, le scuole, i compagni, "quelli che vivono una storia importante del percorso di formazione della classe dirigente di domani. Le prime pagelle d’oro sono andate a persone che oggi sono in pensione, intere generazioni si sono formate e hanno contribuito alla crescita del territorio", diceva l’ingegnere con un sorriso lieve, lui che amava la cultura e sperava di dare ai giovani l’amore per lo studio. Il presidente della Fondazione, Giorgio Girotti Pucci, spiega come Grilli fosse convinto che la cultura dei giovani fosse l’obiettivo principale della cassa e della fondazione: "Continuiamo a promuovere questa manifestazione, da una parte per iniziare ad educare i ragazzi alla cultura del risparmio, con un piccolo premio. La fondazione ha sempre avuto l’interesse ad investire nei giovani, nella cultura, studiare è importante per crescere, per avere consapevolezza del nostro mondo, per essere più critici e sviluppare la curiosità, anche per essere ribelli perché per essere ribelli bisogna essere consapevoli". Il traguardo dei 60 anni è stato l’occasione per ricostruire la storia della pagella d’oro, dalle origini ad oggi, e trovare sei testimonial che hanno costruito la loro carriera a partire da quel premio.

Tra i primi nel tempo, Luigi Alici, professore universitario di filosofia morale, ha confessato che la pagella d’oro ha davvero segnato la sua vita: "Venivo alle medie a Fermo da Grottazzolina, il pullman mi dava sempre fastidio. Quando mi hanno premiato, la mia famiglia non navigava in buone acque, anzi, si galleggiava appena, mi hanno prestato una giacca per venire al cinema nuovo, dovevo decidere se andare a lavorare o impegnarmi nella salita di un istituto che poi fu il liceo classico. La pagella d’oro fu la piccola spinta decisiva che fece cadere gli ultimi ostacoli". Ai ragazzi Alici ha raccomandato di essere quel "tessuto di fiducia che lega al territorio, i ragazzi oggi devono ricominciare a tessere su questo fronte, è questa la tessitura in un paese scucito che fa bene a tutti. I giovani sono come le rondini, vanno verso la primavera. La mia generazione non lascia una grande primavera, è un po’ sporcata, voi dovete continuare a volare".

Angelica Malvatani

(fotoservizio Zeppilli)