Elezioni 2022 e la riconversione al civismo

Nella tornata del 2017 c’era la corsa a smarcarsi dai partiti, salvo poi l’adesione da parte di tutti i protagonisti

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Alle elezioni comunali del 2017 gli schieramenti politici in campo facevano a gara per chi fosse più civico e marcasse più degli altri la distanza dalle ’vituperate’ forze politiche. Poi è successo che smentendo se stessi i consiglieri comunali eletti civici si sono convertiti ai partiti: chi alla Lega, chi a Fratelli d’Italia e chi all’Udc. Alle elezioni comunali di quest’anno, ad eccezione di un Pd che, in totale isolamento, si presenta con il proprio simbolo, gli altri si sono riconvertiti al civismo e proporranno liste prive dello stemma dei partiti, restando comunque questi ultimi ben presenti e vigili, pur sotto mentite spoglie. Insomma "tutto cambia perché niente cambi".

Bella non è e neppure chiara e trasparente! Molto probabilmente sono questi comportamenti a svogliare la gente alla partecipazione. La conseguenza è che si stanno incontrando non poche difficoltà a trovare persone disponibili a candidarsi consiglieri comunali. C’è tanta apatia in giro nei confronti delle elezioni amministrative che sono state fissate per il 12 giugno prossimo. La campagna elettorale per quel poco o nulla che è dato vedere e sentire appare piatta, fredda, priva di entusiasmo. Porto San Giorgio non lo merita. Inoltre la città pretende di conoscere che tipo di programma amministrativo le forze in campo intendono portare avanti. Finora si è parlato solo di candidati sindaci e consiglieri, di strategia elettorale e magari anche di composizione della giunta municipale in caso di successo. Ma dei problemi della città e di come si intende affrontarli e risolverli pressoché nulla è dato sapere.

Di straordinaria importanza, in particolare, è venire a conoscenza quali siano le intenzioni dei due candidati sindaci Francesco Gramegna del centrosinistra e Valerio Vesprini del centrodestra, e delle rispettive eventuali maggioranze, in merito ai maggiori provvedimenti lasciati in eredità dall’Amministrazione comunale del sindaco Nicola Loira. Parliamo del piano regolatore della struttura portuale, dell’accordo conseguito con la proprietà e la soprintendenza regionale ai monumenti per il recupero dell’ex cinema Excelsior, del progetto di riqualificazione del lungomare, finanziato con 4 milioni di euro dal Pnrr. E’ giusto che gli elettori sappiano se si intende proseguire lungo la strada tracciata dalla stressa Amministrazione Loira, oppure interromperla e ricominciare tutto daccapo.

Silvio Sebastiani