Elezioni, Mangiaterra frena su Battilà

Il coordinatore di Forza Italia non si sbilancia: "Certe fughe in avanti sul candidato non servono a niente"

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Nel centrodestra si lavora per le elezioni e va in onda il caos. Nella Lega e in Forza Italia, tra fughe in avanti, prese di distanza e clamorose smentite la confusione regna sovrana. Alla coordinatrice della Lega, Gioia Giandomenico, che aveva incoronato Gian Vittorio Battilà (espresso dal Laboratorio Civico) come candidato sindaco, auspicando un centrodestra unito intorno a questo nome, ha ribattuto (prendendo le distanze da quella che è stata ritenuta una ‘fuga in avanti’ avvenuta senza confronto alcuno e prendendosela pure con i vertici provinciali e regionali) un esponente (ormai ex?) della Lega, Mauro Tosoni. A sua volta, Tosoni è stato rimesso al suo posto dal coordinatore provinciale leghista, Alan Petrini che ha confermato la posizione della Giandomenico. "Avendo Tosoni manifestato a inizio novembre la volontà di uscire dal partito, - spiega Petrini - non è stato invitato alla riunione in cui militanti e sostenitori all’unanimità hanno confermato di appoggiare Battilà dopo che, da tre anni, si sta portando avanti un progetto di unità del centrodestra in coalizione col Laboratorio Civico, linea sempre appoggiata da Tosoni che ora guarda altrove. Lasciamo ad altri i giochetti politici che hanno per troppo tempo messo all’angolo il centrodestra e guardiamo all’unità dei partiti e all’apporto di nuova linfa civica per centrare l’obiettivo".

Giusto ieri Battilà ringraziava Lega e Forza Italia per l’endorsement a favore della sua candidatura, ma il coordinatore comunale di Fi, Fausto Mangiaterra è di tutt’altro avviso, smentendo dichiarazioni pro Battilà "da parte non so di chi, in Fi, ma di sicuro non mie. Ho espresso la volontà di essere sostituito come coordinatore, ma a tutt’oggi non ho ricevuto comunicazioni per cui parlo in tale veste: certe fughe in avanti sul candidato non servono a niente, dividono e basta. In linea con quanto stabilito dai coordinatori provinciali e regionali di Fi, Lega, Udc, FdI, sono per l’unità del centrodestra, con un candidato espressione del centrodestra: è l’unico modo perché i nostri elettori restino in questo ambito, e non è detto che tutti i candidati civici siano di area di centrodestra".

Marisa Colibazzi