Eroina e armi: uno patteggia, l’altro a processo

Il blitz nelle rispettive abitazioni messo a segno dai carabinieri, i due uomini erano sospettati di essere il fulcro del traffico di droga sulla costa

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Li tenevano d’occhio da tempo perché sospettati di essere il fulcro del traffico di eroina lungo la costa. In particolare uno dei due che, nonostante fosse ai domiciliari, continuava la sua fiorente attività illecita di spaccio. Poi avevano deciso fosse il momento giusto e avevano fatto scattare il blitz in due diverse abitazioni di Porto San Giorgio. L’operazione, messa a segno dai carabinieri della Compagnia di Fermo, aveva permesso di far cadere nella rete degli investigatori due personaggi di spicco della malavita locale che, nelle loro abitazioni, detenevano eroina e un piccolo arsenale. Per questo motivo, un 50enne di Porto San Giorgio, già sottoposto agli arresti domiciliari, ha patteggiato una pena di tre anni e due mesi di reclusione per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e detenzione abusiva di armi e munizionamenti. Il suo complice 52enne, anche lui di Porto San Giorgio, è stato invece rinviato a giudizio e dovrà comparire davanti al Collegio penale del tribunale di Fermo per rispondere degli stessi reati.

Il blitz era scattato nel 2020 e, durante la perquisizione a casa del 50enne, i militari avevano rinvenuto: una pistola semiautomatica calibro 45, con la matricola parzialmente abrasa, due caricatori e oltre 70 cartucce dello stesso calibro; una pistola semiautomatica calibro 635 Beretta, completa di caricatore con cartucce all’interno. Armi non denunciate e illegalmente detenute. Insieme alle due semiautomatiche, era stata trovata una terza pistola di quelle usate per il soft air, ma leggermente modificata. Insieme all’arma, erano state rinvenute anche diverse cartucce a salve. Il 50enne era stato deferito all’autorità giudiziaria e in l’ufficio di sorveglianza del tribunale di Macerata aveva disposto il ripristino della misura detentiva in carcere. A casa del complice, il 52enne anche lui residente a Porto San Giorgio, i carabinieri avevano trovato un involucro con all’interno della sostanza semiliquida, verosimilmente eroina, per un peso di 70 grammi. Durante la perquisizione erano stati rinvenuti anche 40 grammi di mannite, usata solitamente come sostanza da taglio. L’uomo aveva anche una pistola replica Beretta calibro 9, alla quale era stato tolto il tappo rosso che serve a distinguerla, come disposizione di legge, da una pistola reale. Anche in questo caso era scattata solo la denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica di Fermo.

Fabio Castori