Fermo, escursionista cade in un dirupo e muore sui Sibillini

La vittima è Mattia Orsi, 30 anni, di Fabriano. Ha fatto un volo di circa 200 metri. E' stato l'amico a chiamare i soccorsi, ora in stato di choc

Il Soccorso Alpino

Il Soccorso Alpino

Montefortino (Fermo), 25 settembre 2021 – Ancora una tragedia sui Sibillini, un escursionista di 30 anni, Mattia Orsi di Fabriano (Ancona),  è caduto in un dirupo mentre percorreva il sentiero in prossimità della cima di Pizzo Berro ed è morto

L'allarme è stato lanciato al 118 questa mattina intorno alle 10,30, stando ad una prima parziale ricostruzione dei fatti, due escursionisti stavano percorrendo il sentiero sulla cresta di Pizzo Berro, quando per cause in corso di accertamento Orsi sarebbe caduto nel dirupo compiendo un volo di circa 200 metri.

Aggiornamento Mattia Orsi morto in un dirupo sui Sibillini, lutto a Fabriano

Il compagno ha subito lanciato l'allarme, mentre sul posto sono intervenuti gli uomini del Soccorso Alpino, i volontari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. Le operazioni di recupero del corpo sono state molto complicate, infatti, gli uomini del Soccorso Alpino si sono calati con le imbracature nel dirupo. Intorno alle 13 la salma era stata recuperata, mentre il secondo escursionista in evidente stato di shock è stato accompagnato a valle.

Orsi era un appassionato di montagna e un escursionista esperto. I due oggi non avevano attrezzature particolari, non richieste per quel percorso, che è un'escursione e non un'arrampicata. La salma di Orsi è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria.

"Un gran bravo ragazzo, serio, amante del lavoro e della natura, grandissimo fotografo naturalista, soprattutto appassionato della montagna, dal trekking all'alpinismo" dicono nell'ambiente, sottolineando che "sapeva dove andare e non era uno spericolato".  A piedi o in bici conosceva le montagne del Centro Italia e ogni escursione era una pagina di storia. "Chi ha paura muore ogni giorno……e io ho deciso di avere coraggio", aveva scritto su facebook quando era salito, ad agosto, fino al Corno Piccolo del Gran Sasso d'Italia, 2.655 metri per le vie ferrate Brizio e Danesi.

Dopo il diploma all'Istituto Tecnico Agrario Vivarelli di Fabriano, aveva sempre lavorato, attualmente era dipendente di un'azienda del territorio. Viveva a Paterno, frazione di Fabriano, dove si trovano anche i suoi familiari.