REDAZIONE FERMO

Esercente rapinato e picchiato. Banda di nordafricani a processo

Due erano stati arrestati, quattro denunciati: tutti rinviati a giudizio e compariranno davanti al Collegio penale

Esercente rapinato e picchiato. Banda di nordafricani a processo

Esercente rapinato e picchiato. Banda di nordafricani a processo

In sei avevano fatto irruzione all’interno di un esercizio commerciale, avevano circondato un ragazzo pakistano e, dopo averlo pestato brutalmente, lo avevano rapinato. Si tratta di giovani nordafricani che gravitano nel quartiere di Lido Tre Archi; due di loro erano stati arrestati e altri quattro denunciati. Tutti però saranno chiamati a rispondere davanti al Collegio penale di Fermo di rapina aggravata in quanto, al termine delle indagini, sono stati rinviati a giudizio. L’operazione era stata messa a segno dai poliziotti della squadra mobile di Fermo che, nel novembre scorso, avevano dato esecuzione alle misure cautelari degli arresti domiciliari, in aggravio alle preesistenti misure cautelari degli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria a carico di due tunisini, rispettivamente di 26 e 24 anni, già noti alle forze dell’ordine. Il pestaggio e la rapina risalgono al 10 ottobre 2022, quando i sei avevano circondato il ragazzo di nazionalità pakistana per poi aggredirlo e derubarlo della somma di denaro di 50 euro. II giovane, dopo aver subito la rapina, aveva contattato il numero di emergenza e una pattuglia dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura era intervenuta sul posto, raccogliendo la sua testimonianza. Sul luogo dell’aggressione si erano portati anche gli investigatori della Squadra Mobile, che avevano verificato la presenza dei sistemi di videosorveglianza nei luoghi attigui all’esercizio commerciale in questione. Immediate le indagini e l’analisi delle immagini registrate e di ogni fotogramma, da cui era emerso che ad aggredire il ragazzo erano state almeno sei persone. I poliziotti, conoscitori del quartiere e dei soggetti dediti ad attività criminose, avevano subito identificato cinque degli aggressori del giovane e li avevano solo potuti denunciare alla Procura della Repubblica di Fermo in quanto non sopresi in flagranza di reato. Due di loro, però, erano già gravati dalla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, pertanto Il gip del tribunale di Fermo aveva emesso l’aggravio della misura preesistente con la misura più pesante degli arresti domiciliari. Come detto, si tratta di due giovani di nazionalità tunisina, di 26 e 24 anni. Il sesto uomo era stato identificato solo in seguito, dopo una lunga indagine partita dagli indizi raccolti durante i giorni seguenti la rapina.

Fabio Castori