Ex salara, vittoria al Tar Tempi maturi per la svolta

L’immobile nel più totale degrado al borgo Marinaro ha bisogno di un futuro. Il Comune potrebbe approfittare della decisione dei giudici sul polo museale.

Ex salara, vittoria al Tar  Tempi maturi per la svolta

Ex salara, vittoria al Tar Tempi maturi per la svolta

La ex salara, quell’edificio decrepito, pericoloso e pericolante, tra le vie Panfili e Properzi, nel borgo Marinaro, che fine farà? Non è dato saperlo. L’Amministrazione appare restia a manifestare le proprie intenzioni in proposito, probabilmente perché non le ha ancora maturate. Eppure l’attuale è il momento giusto per intervenire da parte del Comune poiché, e la notizia è solo di qualche giorno fa, ha vinto il contenzioso con la proprietà che contestava la destinazione dell’immobile a sito museale. Sono anni e anni che la ex salara degrada un intero quartiere con la sua presenza e i residenti non ce la fanno più a sopportarla ed è ora, anzi passata, che l’amministrazione ponga fine a questa situazione senza rinvii né tentennamenti. Na va di mezzo la sua credibilità.

Adibita a deposito di sale, risale alla prima metà del XVIII secolo, è vincolata dalla soprintendenza regionale ai monumenti e destinata dal Piano regolatore generale a sito museale. Ma è di proprietà privata e in abbandono, divenuta nel tempo ricovero di piccioni e ratti, chiusa tra pannelli per metterla in sicurezza, quindi assolutamente da risanare perché pericolosa per l’incolumità e la salute pubblica. Dall’ultimo sopralluogo effettuato addirittura diversi anni or sono si appurò che il solaio non esiste più, il tetto sta cedendo, ma le mura reggono e la proprietà ha sistemato i cornicioni che rischiavano di venir giù: "Il contezioso, che esponeva il Comune di Porto San Giorgio ad una pretesa risarcitoria di circa 1.000.000 di euro da parte del proprietario dell’ex Salara, si è concluso bene per le casse comunali". Parole di soddisfazione del dirigente dell’ufficio legale nonché difensore e vincitore per il Comune della causa in questione, Carlo Popolizio. Dunque, quale sarà il destino dell’ex salara? La Società Operaia ad esempio, che ha chiesto ed ottenuto dalla sopraintendenza l’apposizione su di essa del vincolo di tutela, non nutre dubbi in proposito: deve essere assolutamente espropriata e trasformato in museo. Come alternativa potrebbe esserci il conseguimento di un accordo tra Comune e proprietà. La passata amministrazione aveva tentato questa strada ma senza successo. Ora però con la vittoria al Tar il Comune potrebbe disporre di un asso nella manica per trovare una soluzione più favorevole, che potrebbe essere la suddivisione degli spazi in parte pubblici museali e parte privati residenziali. Fermo restando che le mura esterne debbano essere recuperate conservando la loro struttura.

Silvio Sebastiani