Fermo, asta per l'ex stazione. Cardinali: "Con me resta alla città"

Cardinali: ho partecipato all’asta perché sono del settore, valorizzerò l’area anche a fini scolastici

Mauro Cardinali insieme a Fabiano Alessandrini, presidente della Steat

Mauro Cardinali insieme a Fabiano Alessandrini, presidente della Steat

Fermo, 19 ottobre 2019 - Non ama stare sotto i riflettori Mauro Cardinali, di lui si sa che è un instancabile lavoratore, a dispetto dell’età che avanza, un uomo di affari vero, dai molteplici interessi e dagli infiniti investimenti, di quelli che capiscono al volo quando un’occasione è da cogliere. Sua anche un’area importante a Marina Palmense, così come una zona lungomare a Lido Tre Archi, sue tante attività che danno lavoro sul territorio e non solo. Che l’area dell’ex stazione Santa Lucia fosse un affare lo ha capito subito, appena ha saputo che andava all’asta. Fin dal primo momento ha deciso che avrebbe partecipato alla vendita e che avrebbe portato una cifra importante, dal notaio a San Benedetto del Tronto è andato di persona e ha seguito tutta la procedura, mettendo sul tavolo ben un milione e 550 mila euro. Cardinali, perché teneva tanto a quella zona? «Siamo del settore, si parla di trasporto pubblico, di una stazione, di servizi per i pullman. Di certo ha una posizione molto favorevole, credo che non si potesse fare diversamente, mi è sembrato quasi doveroso interessarmi». Cosa pensa di poter fare in quell’area grande e centrale? «Intanto bisognerà vedere se la Steat ha intenzione di far valere il suo diritto di prelazione, non è così certo ancora e non sono abituato a precorrere i tempi. Poi, comunque, credo che sia un’area da valorizzare al meglio, penso ad esempio alla vecchia stazione. Si trova al centro di una zona scolastica, deve essere un luogo che attira i giovani, su questo ci tengo particolarmente, mi viene in mente che si potrebbe realizzare un centro studi per i migliori studenti della città, per chiedere loro di condividere idee e talenti, un luogo moderno, con tutta la tecnologia necessaria ma anche una biblioteca. Di certo, non si può lasciare quei beni immobili e vuoti, peraltro proprio al centro di un polo scolastico grandissimo, sono aperto a tutte le possibilità in questo senso». Pensa di confrontarsi presto col sindaco che si è detto pronto ad un incontro costruttivo? «Certamente, un dialogo è necessario proprio per valorizzare quella zona, non capisco perché ci siano tante critiche. Quello che è certo è che l’ho tenuta a Fermo, l’ex stazione Santa Lucia, visto quanto erano agguerriti gli investitori sarebbe potuta andare a Monsampolo del Tronto (Conad, ndr?). Ho visto le persone che hanno mandato a partecipare all’asta, erano davvero molto decise e rischiavamo di perdere sul serio e per sempre quell’area e vederci in poco tempo un supermercato o un centro commerciale. Mi spiace che si pensi male, certo, sono un imprenditore e devo avere il mio ritorno, stiamo parlando di un affare in ogni caso, ma penso anche al bene della città che è la mia e che amo».