Excelsior, partita decisiva nelle mani del Comune

Il sindaco sul progetto di recupero dell’immobile nel centro cittadino: "Aspetto di poter affrontare il discorso con il dirigente e la maggioranza"

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Prima di passare alla fase attuativa, il progetto di recupero dell’ex cinema Excelsior, frutto dell’accordo tra Comune, proprietà e soprintendenza, sarà sottoposto al vaglio del Consiglio comunale, dopo essere stato in pubblicazione per le osservazioni, che, peraltro, non ci sono state. "Aspetto di poter affrontare il percorso con il dirigente e poi con la maggioranza", così il sindaco Valerio Vesprini alla richiesta su a che punto sia la procedura. Appare dubbioso il primo cittadino sull’atteggiamento da assumere: l’assenso al progetto potrebbe farlo entrare in contrasto con componenti della maggioranza, che sono contrari allo stesso, il diniego costargli il consenso dei sangiorgesi stanchi di vedere tale bruttura di edificio degradato nel pieno centro della città.

Quella del recupero dell’Excelsior sarà probabilmente la prima decisione di un certo rilievo che la nuova amministrazione comunale dovrà assumere: sarà chiamata a dare l’ok o ad assumersi la responsabilità del rifiuto di un’opera di assoluta rilevanza per la città qual è il risanamento di uno degli ’ecomostri’ di cui Porto San Giorgio è disseminata.

Vengono etichettati ’ecomostri’ immobili resistiti al tempo ma non al degrado, strutture in totale abbandono e disfacimento. L’unico finora risolto quello relativo all’area ex Grand Hotel con costruzione di piazza Bambinopoli. Ora potrebbe aggiungersi il recupero del cinema. Restano l’ex lavanderia industriale, l’ex silos, l’ex fornace Branella, l’ex salara, l’ex mercato ittico. Ma qual è la loro attuale condizione? L’ ex lavanderia è stata acquistata dalla società Gabrielli, e questo è un dato positivo, poiché sicuramente provvederà a risanarla.

L’ex silos è il fabbricato in via Martiri di Cefalonia. Il Comune ne possiede quattro piani. Per venderli ha indetto tre aste, andate tutte deserte, per cui sono restati nel loro degrado. L’ex Salara, ubicata tra le vie Panfili e Properzi, risale alla prima metà del XVIII secolo, è vincolata dalla soprintendenza e destinata dal Prg a sito museale. Si trova da sempre nell’incuria più totale. La proprietà si è resa disponibile a ristrutturarla, conservandone la struttura esterna come esige la soprintendenza, purché possa ricavarvi degli appartamenti. Anche l’ex salara al pari dell’ex silos è scomparsa da anni dall’attenzione dell’Amministrazione comunale. Stessa sorte per l’ex Fornace Branella.

Silvio Sebastiani