"Fatture non pagate e 32mila euro di bollette"

Maura Donzelli, titolare di ’Gicher Stampa’, gestisce 40 dipendenti: "Questo sistema così non andrà avanti per molto tempo"

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di Angelica Malvatani

Non è una donna che si lascia intimidire dalle circostanze Maura Donzelli, ha affrontato difficoltà e momenti bui, ha ricostruito da zero un’azienda, ha tenuto insieme la famiglia e il lavoro, portandosi sulle spalle la responsabilità della storia di 40 lavoratori circa. È una imprenditrice illuminata, capace di guardare al futuro tenendo salde le radici, conservando una delle prime macchine per fare le stampe della storia, proprio all’ingresso della nuova ’Gicher Stampa’.

Oggi però Maura confessa la sua preoccupazione, sul tavolo una bolletta della luce che impone di pagare 32 mila euro, per il mese di luglio, da qui al prossimo 7 settembre: "Considerato che al massimo si arrivava a 100 mila euro l’anno, si capisce bene il salasso che ci troviamo ad affrontare oggi. A fronte di questo immagino che anche i nostri clienti siano alle prese con bollette pesanti, perché già stamattina mi sono arrivati parecchi conti insoluti e diverse fatture non pagate. È un sistema che non può andare avanti a lungo così". Maura aveva investito in maniera importante sull’azienda che oggi, per l’80 per cento si occupa di pregiate etichette per le bottiglie di vino, realizzate con la carta migliore, con i materiali più innovativi: "Che sono aumentati pure loro, per una bobina di carta occorrono almeno 500 euro, e poi l’inchiostro, le macchine più all’avanguardia, ciascuna delle quali ci è costata anche 600 mila euro. Abbiamo persino organizzato un magazzino meccanizzato, per ottimizzare gli spazi e rendere più semplice il lavoro, ma pure questo è andato a pesare sul conto della luce. Oggi cerchiamo di fare attenzione ma per noi non è possibile razionalizzare il lavoro, siamo attivi 16 ore al giorno, con i turni, proprio per dare risposte ai nostri clienti che sono in tutta Italia, in Puglia, in Sicilia, in Trentino e in ogni angolo delle Marche".

Si studiano i dettagli, l’etichetta di una bottiglia di vino racconta una storia e garantisce un’esperienza, è qualcosa di unico che si fa solo a Fermo: "Siamo molto orgogliosi di questa nostra storia – sottolinea Maura – ci sentiamo la responsabilità dei nostri lavoratori, delle scelte di vita che hanno fatto. Mi auguro davvero che si affronti questa situazione alla radice, peraltro pare che il gas costerà ancora di più della luce. Siamo pronti a riorganizzare le nostre abitudini, a risparmiare come si può, anche a potenziare l’impianto fotovoltaico, ma speriamo davvero che ci sia un intervento risolutivo, magari dal nuovo Governo italiano che arriverà". Hanno i visi giovani i lavoratori della ’Gicher Stampa’, sono operai altamente specializzati ma anche grafici e creativi, le etichette che si fanno qui sono l’identità stessa di un vino ma anche dell’olio o del miele più buono: "E’ quello che sappiamo fare, ci mettiamo davvero tutta la nostra anima e la storia di questa azienda che è ripartita sempre. Non ci arrendiamo nemmeno stavolta, ma bollette così sono un grido di dolore, qualcuno deve ascoltarlo".