Fermo è tra le prime dieci città in Italia con la Tari più bassa

Sono i residenti del comune di Trapani a pagare la tassa sui rifiuti più alta, circa 494 euro medi l’anno a famiglia, seguiti dai cittadini di Crotone e di Benevento. Fermo risulta fra le prime dieci italiane con la Tari (tassa rifiuti) più bassa. E’ quanto emerge da uno studio del Servizio Lavoro Coesione e Territorio della UIL che ha elaborato i costi, riferiti al 2020, in 105 città italiane capoluogo di provincia. La meno costosa in assoluto è Potenza, con 133 euro l’anno, nello studio si mette in rilievo proprio la tariffa media annua a famiglia delle città prese in esame, che per Fermo è di 191 euro. Anche Macerata figura tra le città meno vessate, con una tariffa pari a 179 l’anno per la tassa sui rifiuti. Il sindaco Calcinaro spiega che la bassa tariffazione è frutto di una scelta precisa ma anche di una serie di circostanze, a partire dal fatto di poter contare su una discarica pubblica (con investimenti fatti in questi anni per migliorarla), che permette tariffe abbordabili a tutti i Comuni della provincia, invece di prezzi molto più alti se dovessimo conferire in discariche private: "Si evitano così anche costi di trasporto in altri territori che andrebbero a pesare sulle tasche dei nostri cittadini della provincia. E quest’anno cerchiamo di confermare anche il bando per l’abbattimento per i redditi più bassi". In questi mesi di difficoltà legati alla pandemia, la Tari è stata anche ridotta per le attività commerciali così come si è consentito alle famiglie di togliere dal conto gli studenti che dovessero risiedere fuori città per frequentare l’università. La tassa sui rifiuti si lega anche alla qualità della raccolta differenziata, i cassonetti tecnologici hanno l’obiettivo di ridurre la Tari per le famiglie che dimostreranno comportamenti virtuosi.