Fiera delle scarpe a Mosca "Solidali con le aziende"

Il presidente di Assocalzaturifici sulla partecipazione all’Obuv: dobbiamo sostenere le nostre imprese. Rispettano le leggi e non violano sanzioni

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Le aziende che hanno partecipato alla fiera a Mosca, molte delle quali sono del Fermano, hanno ricevuto il sostegno di Siro Badon presidente nazionale di Assocalzaturifici. "Vorrei fosse chiara la posizione di Assocalzaturifici – ha detto Badon, dopo le polemiche esplose – in merito alla partecipazione delle aziende calzaturiere alla manifestazione fieristica di settore a Mosca: l’associazione rispetta le sanzioni imposte dalla comunità internazionale nei confronti di chi ha scatenato questo conflitto, però non posso non essere solidale con loro, anche perchè come associazione abbiamo il compito di supportare tutte le nostre imprese, anche quelle che non hanno potuto fare a meno di partecipare alla fiera per vincoli contrattuali presi prima dello scatenarsi del conflitto in Ucraina. Per molte di queste aziende Russia e Ucraina, oggi quasi inaccessibili a causa della guerra, rappresentano oltre il 50 per cento del fatturato". Analizzando le conseguenze della chiusura di due mercati di sbocco estremamente importanti per molte aziende del Fermano Badon ha aggiunto: "Parliamo della chiusura di due mercati rilevanti che si abbatte dopo due anni di pandemia. Chi ha rapporti con quei mercati, oggi coinvolti nel conflitto, si ritrova a dover gestire una situazione comunque compromessa. Le aziende calzaturiere che lavorano con la Russia e con l’Ucraina, non violano alcuna sanzione europea, hanno lavorato e lavorano nel rispetto delle leggi internazionali affrontando con coraggio le conseguenze di un conflitto che ha impatti economici devastanti per l’economia di alcuni distretti industriali nel nostro Paese. Assocalzaturifici, nell’alveo di Confidustria Moda, sta lavorando con le istituzioni affinchè nessuno venga lasciato indietro in questo momento molto drammatico sotto tutti i punti di vista. Stiamo formulando richieste essenziali al Governo per tamponare una situazione che nella sua criticità è eccezionale".

In merito al dibattito acceso in questi giorni il presidente di Assocalzaturifici ha sottolineato: "La tragedia che viviamo è soprattutto umanitaria prima ancora che economica. Un allargamento o un allungamento del conflitto comporterebbe danni economici ancora maggiori e drammatici per tutto il settore, ma credo per tutto il Paese. È sotto gli occhi di tutti l’ulteriore rincaro dei costi delle materie prime ed energia, so per certo che Confindustria sta mantenendo un contatto importante con il Governo Draghi, c’è consapevolezza di quello che stiamo vivendo".

Vittorio Bellagamba