Fondazione Marcucci: vendite e affitti

Via alla riorganizzazione delle sedi del Partito Democratico. Quella di Porto San Giorgio aspetta un acquirente

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Una fondazione per gestire un patrimonio che è immobiliare ma soprattutto culturale e politico. La Fondazione Cesare Marcucci ha assorbito tutto il patrimonio immobiliare, archivistico e culturale, del Partito Comunista Italiano e del Partito dei Democratici di Sinistra ed ha come scopo statutario quello di conservare ed innovare la tradizione culturale che questo comporta. Appartengono alla fondazione le sedi delle varie sezioni del Partito Democratico. E proprio con la segreteria provinciale e con le segreterie locali del partito si è stabilito di riorganizzare il patrimonio diffuso su tutto il territorio, da Fermo, a Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Porto San Giorgio, Monte Giorgio, Montappone, Massa Fermana. Da qui la decisione di alienare la sede di Porto San Giorgio, nei giorni scorsi al centro di discussioni e polemiche.

Spiegano il presidente del Cda, Samuele Biondi, e del Consiglio di indirizzo Alessio Fiorentino: "Allo stato, vista anche la condizione di mercato, si è giunti alla determinazione di vendere la sezione di Porto San Giorgio e di affittare una porzione della sede di Fermo; sulla scorta di ciò, con le risorse conseguenti oltre ad appianare tutte difficoltà di gestione finanziaria di un patrimonio così ampio si può immaginare una differente distribuzione sul territorio delle sedi della Fondazione stessa, sedi che saranno anche per il futuro messe a disposizione del Partito Democratico. Così è in corso un’ipotesi di accorpamento delle sedi secondo tre macro-bacini: Fermo-Porto San Giorgio, la zona calzaturiera, la media valle del Tenna, dove attualmente sono collocate le sedi di proprietà, mentre non è assolutamente da escludere la possibilità di individuare una sede anche nella zona montana e Vald’Aso. Ovviamente la cessione della sede di Porto San Giorgio è particolarmente dolorosa perché fa seguito alla ancor più dolora cessione del prestigioso immobile sito in Piazza Mentana operata agli inizi degli anni ’90, cessione resasi necessaria per la ristrutturazione del debito, nazionale, del Partito Comunista Italiano. Dolorosa per il segnale, dolorosa per i tanti sacrifici dei militanti che hanno lavorato per la realizzazione di tale patrimonio, ma necessaria per le mutate condizioni di sostentamento, del tutto volontaristico, delle attività dei partiti".