Forno crematorio, spunta l’apertura di Pignotti

I candidati a sindaco dopo la notizia dell’ok al progetto di fattibilità. Alessandrini e Calcinari si dicono fermamente contrari all’idea

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La notizia dell’avvenuta approvazione del progetto di fattibilità tecnica economica per l’ampliamento con 225 nuovi loculi (per 650mila euro di investimento) del cimitero di Cura Mostrapiedi è stata accolta con interesse dalla cittadinanza, ma un interrogativo è sorto spontaneo: "Che ne è del forno crematorio che volevano realizzare vicino a quel cimitero? Che ne pensano i candidati sindaci?". Alessio Pignotti (candidato sindaco del terzo polo) è consapevole che nella sua coalizione ci sono anime che la pensano diversamente, tra favorevoli e no ma resta cauto: "La questione del forno crematorio è in Regione in attesa di un piano regionale di questi impianti per cui credo sia opportuno attendere l’esito perché se la zona che abbiamo indicato non risulta idonea, avremmo parlato del nulla". E aggiunge: "Se sono favorevole? ‘Ni’. Quando si parla di un’opera che incide in maniera significativa sulla cittadinanza, va prima fatto un confronto costruttivo tra le parti. L’unico aspetto positivo è quello economico, ma se questo significa andare contro mezza popolazione, preferisco rinunciarci". E a chi sostiene che la pratica è ormai talmente avanzata che, in caso di stop, l’imprenditore proponente potrebbe chiedere un risarcimento danni, "è vero che ha speso per operazioni propedeutiche all’opera ma non ci sono ancora contratti firmati per cui il problema non si pone". Di tutt’altro parere, il candidato sindaco del centrosinistra, Fabiano Alessandrini: "Sono assolutamente contrario al forno crematorio e, anzi, appena noi del Pd l’abbiamo saputo, l’abbiamo subito bloccato. Ho fatto fermare tutto. Inutile che qualcuno dell’opposizione (leggi Roberto Greci, ndr) dica che è grazie a lui se l’iter si è bloccato perché se la maggioranza avesse voluto andare avanti, aveva i numeri per votarlo e non ci sarebbe stato più niente da fare. La verità è che l’abbiamo bloccato noi, dopodiché, per salvare la faccia al sindaco Alessio Terrenzi che si era esposto fin troppo, siamo ricorsi all’escamotage della richiesta inviata alla Regione, sapendo che non c’è nessuna norma in merito". "La mia posizione sul tempio crematorio – dichiara il candidato sindaco del centrodestra, Gionata Calcinari - è molto semplice: sono fermamente contrario e revocheremo quel progetto per tutelare la salute pubblica e l’ambiente. E possiamo fare perché si tratta di un project financing. L’ho scritto a chiare lettere nel mio programma". E puntualizza: "Inutile che gli altri competitor si dicano contrari perché ricordo che la maggioranza di Pignotti e Alessandrini, ha avviato l’iter che è fermo in Regione, in attesa che vengano disciplinate le aree in cui realizzare impianti di questo tipo. E ricordo che la richiesta di Sant’Elpidio è la prima della lista".

Marisa Colibazzi