
L’anno scorso, il furto era avvenuto ad aprile, quest’anno i malviventi hanno atteso la metà di giugno e un paio...
L’anno scorso, il furto era avvenuto ad aprile, quest’anno i malviventi hanno atteso la metà di giugno e un paio di sere fa, sono di nuovo entrati in azione prendendo di mira lo stesso grande impianto fotovoltaico (circa 5 ettari di terreno che sotto i pannelli, è coltivato) si trova nella campagna di Casette d’Ete e, nel volgere di poco tempo, hanno rubato tutte le tubature di rame. "Sarà ormai la terza volta, forse la quarta da che è stato realizzato quell’impianto, che periodicamente si verificano questi furti" riferisce la gente del posto appresa la notizia dell’ennesimo episodio.
La dinamica è sempre la stessa: la banda di ladri, (pare fossero in cinque) arriva con l’auto e con un mezzo in cui poter caricare la refurtiva, passa attraverso il campo adiacente (non lungo la strada) trattandosi peraltro di una zona che, di sera, è pressoché deserta, arrivano a destinazione, si aprono un varco sulla recinzione, e si mettono all’opera praticamente indisturbati. A differenza di quanto accaduto lo scorso anno, non c’è stato bisogno di utilizzare un trattore ‘preso in prestito’ (per dirla con un eufemismo) da un’azienda agricola vicina per estrarre il mezzo con la refurtiva rimasto bloccato a causa del fango, perché stavolta il terreno era asciutto per cui non hanno avuto difficoltà a spostarsi attraverso i campi coltivati.
E’ pur vero che in quella zona sono state installate delle telecamere della videosorveglianza (le cui immagini potranno essere di una qualche utilità agli inquirenti) che tuttavia non sembrano inibire la ogni volta si ripetono questi furti fotocopia.
m.c.