Si presentavano nelle attività della zona ben vestiti e con fare insospettabile, ma in realtà erano dei truffatori esperti, che acquistavano merce con assegni falsi e poi facevano perdere le oro tracce. Per questo motivo in cinque sono comparsi davanti al giudice del tribunale di Fermo e, al termine del processo, sono stati condannati a pene comprese tra i due e i tre anni per i reati di truffa continuata in concorso e ricettazione. Gli imputati sono tutti residenti a Grottammare, Porto Sant’Elpidio e Corridonia. C’erano voluti due mesi di serrato lavoro, ma alla fine i carabinieri di Pedaso, al termine di una complessa attività di indagine, avevano identificato e denunciato alla Procura i componenti della banda. Tutti sono accusati di concorso in truffa continuata, in quanto, attraverso un piano ben congeniato, nel periodo dei mesi di gennaio e febbraio 2015, avevano acquistato, presso vari esercizi commerciali situati in territorio di Pedaso e Altidona, materiale informatico e di arredo per un importo complessivo di circa 70.000 euro, utilizzando per il pagamento assegni falsi.
La successiva perquisizione presso l’abitazione di due dei componenti della banda, operata in collaborazione con i carabinieri di Grottammare e Corridonia, aveva consentito il rinvenimento di tutto il materiale, che era stato restituito ai legittimi proprietari. Conseguentemente i due erano stati denunciati alla Procura anche per ricettazione.
f. c.