Giro di stupefacenti Due tunisini condannati per detenzione e spaccio

Sono finiti davanti al giudice dopo un’operazione della polizia

Giro di stupefacenti  Due tunisini condannati  per detenzione e spaccio

Giro di stupefacenti Due tunisini condannati per detenzione e spaccio

Facevano parte di una banda che controllava lo spaccio dell’eroina lungo la costa fermana e nell’immediato entroterra che era stata sgominata con un’operazione antidroga della polizia di Fermo. Due dei componenti del sodalizio un 42enne e un 38enne, entrambi tunisini, sono finiti alla sbarra e, al termine del processo, sono stati condannati rispettivamente a tre anni e quattro mesi due mesi e tre anni per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Tutto era iniziato quando gli uomini della squadra volante avevano notato un pregiudicato dirigersi verso una nota struttura ricettiva di Porto Sant’Elpidio e, unitamente gli agenti dell’Anticrimine, avevano effettuato un controllo all’interno del residence. Avevano scoperto così che, alloggiato in una stanza, c’era uno straniero colpito da provvedimento di espulsione del questore.

A quel punto i poliziotti avevano deciso di entrare per identificare gli occupanti e, quando avevano bussato alla porta, aveva aperto con tutta tranquillità, il tunisino di 42 anni, che evidentemente era in attesa di tutt’altra visita. Insieme con lui erano stati trovati nella stanza un connazionale e una donna del posto, compagna del 42enne. I poliziotti avevano notato che sul pavimento era caduta una pallina in cellophane termosaldata del tipo utilizzato per il confezionamento di dosi di stupefacente e avevano chiesto spiegazioni al padrone di casa, che aveva ammesso essere una dose di eroina da lui detenuta per uso personale.

L’uomo, per dimostrare la sua buona fede, aveva consegnato spontaneamente agli agenti altre due confezioni. I suoi precedenti di polizia specifici, però, e il nervosismo dimostrato anche dall’altro straniero, avevano indotto gli uomini del commissariato ad effettuare un’accurata perquisizione, che aveva consentito di rinvenire 130 grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina, divisa in dosi pronte allo spaccio, nonché un bilancino elettronico di precisione e la somma di circa 1.100 euro. A quel punto i due stranieri erano stati tratti in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e la donna, nel frattempo deceduta, denunciata a piede libero per concorso nel reato.

fab. cast.