FABIO CASTORI
Cronaca

Giro di vite in zona Carcera. Sospesa l’attività del bar e si valuta un’espulsione

Il questore Luigi Di Clemente ha disposto lo stop per quindici giorni all’Interbar mentre il marocchino che teneva sotto scacco il quartiere può essere rimpatriato.

Il provvedimento è stato notificato nella tarda mattinata di ieri dagli agenti della polizia

Il provvedimento è stato notificato nella tarda mattinata di ieri dagli agenti della polizia

Il questore di Fermo, Luigi Di Clemente, ha disposto la sospensione dell’attività per quindici giorni dell’Interbar di via Diaz, zona Carcera. Il provvedimento è stato adottato in seguito a ripetuti episodi che hanno compromesso gravemente la sicurezza pubblica nella zona. Il locale era da tempo nell’attenzione delle forze dell’ordine non per colpa del titolare ma per i frequentatori, in particolare quel marocchino molestatore seriale di 38 anni protagonista di diverse scorribande. Nei mesi scorsi si erano verificati episodi violenti di rissa e resistenza a pubblico ufficiale durante alcuni interventi delle pattuglie sul posto. A questi si aggiungono continui schiamazzi notturni, segnalati ripetutamente dai residenti della zona, esasperati da una situazione divenuta ormai insostenibile. Numerose le chiamate alla centrale operativa del 112, con richieste di intervento quasi quotidiane nelle ore serali e notturne. A complicare ulteriormente la situazione, i controlli effettuati all’interno del bar, che hanno portato all’identificazione di diverse persone con precedenti penali per reati in materia di stupefacenti, contro il patrimonio e contro la persona. Una frequentazione ritenuta pericolosa e potenzialmente criminogena, che ha contribuito a rafforzare la decisione della questura.

Allo stato attuale è in corso di valutazione, in considerazione della sua pericolosità sociale, un provvedimento di espulsione dall’Italia per il marocchino coinvolto negli episodi violenti di rissa e resistenza a pubblico ufficiale verificatisi all’interno del locale. La problematica era stata anche discussa nell’ambito di un recente Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dove era emersa l’urgenza di adottare misure concrete per tutelare la tranquillità del quartiere e la sicurezza delle forze dell’ordine, su impulso del prefetto Edoardo D’Alascio. Il provvedimento è stato notificato nella tarda mattinata di ieri dagli agenti della polizia amministrativa della questura, e della polizia locale che hanno affisso all’ingresso del bar un cartello di sospensione dell’attività. Il locale resterà chiuso per quindici giorni.

Fabio Castori