MARISA COLIBAZZI
Cronaca

Gli studenti dell’Urbani al palazzetto dello sport

L’attuale palestra della scuola deve essere demolita, i ragazzi portati tutti i giorni all’altro capo della città a spese della Provincia.

I lavori in corso per l’Urbani

I lavori in corso per l’Urbani

L’attuale palestra dell’Urbani deve essere demolita anzitempo e, nel frattempo, gli studenti dei vari indirizzi ospitati nel polo scolastico sono stati dirottati dalla parte opposta della città, nel palazzetto dello sport, a spese della Provincia, così come sono a carico della Provincia anche i costi dell’autobus che ce li porta. Per il momento, gli accordi presi con la società che gestisce il palazzetto e con la ditta di trasporti vanno da metà aprile fino a giugno, ovvero fino al termine dell’anno scolastico e comportano una spesa di complessivi 5mila euro per l’utilizzo del palas e 9600 euro per il trasporto. "Nel quadro economico sono inseribili queste cifre per cui fino a concorrenza delle spese aggiuntive del ribasso siamo coperti" spiega Giorgio Marcotulli, vicepresidente della Provincia di Fermo. Accordi che, giocoforza, dovranno essere confermati anche per il prossimo anno scolastico: "Per ora, abbiamo fatto l’accordo nella misura delle risorse disponibili, ma ovviamente andrà ricalibrato secondo l’andamento dei lavori, considerato che fino ad aprile, maggio 2026, fino alla scadenza contrattuale, avremo l’indisponibilità degli spazi dell’attuale palestra. Tutto questo, sperando in una proroga strutturale da parte del governo". In realtà, certezze che possa essere consentito uno slittamento delle scadenze previste non ce ne sono, anzi. E proprio la consapevolezza che questa incertezza può rivelarsi fatale per il buon fine del cantiere, ha indotto a ricorrere a una modifica del progetto: "Si è deciso di rivedere gli spazi e procedere con una variante del progetto (per il quale il finanziamento del Pnrr è di oltre 20milioni di euro, ndr). In pratica – spiega Marcotulli – il secondo blocco dell’Urbani che doveva essere costruito sul sedime dell’attuale sede, una volta demolita, sarà invece realizzato nello spazio ora occupato dalla palestra, per guadagnare un po’ di tempo". Certo, il fatto che, a un anno dalla scadenza imposta dal Pnrr, si dia il via alla demolizione della palestra e alla costruzione ex novo di una struttura con palestra e aule al piano superiore che richiederà comunque almeno un paio di anni (se va bene) di lavori, non fa comunque dormire sonni tranquilli: di proroghe non se ne parla e lo spauracchio che, anche optando per questa soluzione, si resti con il cantiere a mezz’aria e, ciò che è peggio, si perda l’ingente finanziamento, è più che presente. E preoccupante.

Marisa Colibazzi