Gli studenti: l’unica arma da usare è la cultura

Cerimonia in piazza del Popolo e nella Sala degli Artisti. Presenti le autorità, il partigiano Mario De Benedictis, 96 anni, e l’Anpi

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di Angelica Malvatani

Il 25 aprile di Fermo è Mario De Benedictis, coi suoi 96 anni e i ricordi da partigiano. Sono le parole di Paolo Scipioni, presidente dell’Anpi di Fermo, che ricorda l’importanza di una data che ha segnato un cambiamento importante per il nostro Paese: "Il 25 aprile di 77 anni fa il nostro paese veniva liberato per sempre dall’occupazione nazifascista, per chi vuole capire e chi vuole intendere si è scritto nella Costituzione: mai più fascismo". Ricorda Scipioni 20 anni di abisso delle coscienze, con pagine buie della nostra storia: "L’8 settembre del ‘43 molti uomini scelsero di dire basta, nacquero quei ribelli che oggi chiamiamo partigiani, la resistenza armata e non armata ricostruì quell’umanità del rifiuto, quell’antifascismo che aveva tanto subito. Abbiamo pagato un prezzo altissimo di vite, la memoria deve essere attiva e in presenza, all’interno delle nostre vite. L’Italia è una repubblica democratica, l’uomo solo al comando non funziona, i problemi si risolvono insieme, la Costituzione è un faro e la pace è la nostra unica arma". Felice il sindaco Paolo Calcinaro di poter vivere una cerimonia in presenza, con l’apposizione di una corona di alloro in piazza e poi l’incontro alla Sala Dei Ritratti: "La forza tranquilla del 25 aprile si deve riflettere anche oggi. Lo vediamo nella presenza forte e partecipata di autorità e della popolazione, dell’associazionismo, è una data utile tutti i giorni a darci le coordinate della nostra azione, di vita privata o pubblica, ricordando sempre quello che è stata la dittatura del fascismo nel nostro paese, non si può permettere un arretramento rispetto a questa memoria". Il prefetto Vincenza Filippi spiega che il Fermano ha compiuto un importante percorso di ricucitura, ritrovando pagine dimenticate a Ortezzano, valorizzando il campo di prigionia di Servigliano e celebrando degnamente il giorno della Liberazione. Il presidente della Provincia Michele Ortenzi sottolinea la forza incredibile che ha il territorio nel raccontare storie "che ci riconsegnano a un passato che tutti noi vorremmo superare, condividendo valori di una giornata carica di emozioni nel formare una memoria collettiva". Il senatore del Pd Francesco Verducci spiega che il 25 aprile è una festa che unisce, che consente anche a chi la pensa diversamente di esprimersi, nell’omaggio al partigiano Mario De Benedictis. Le conclusioni sono nel video realizzato dalle classi III A e III B della scuola media di Grottazzolina, dell’Isc Cestoni di Montegiorgio. Per loro il premio Ada Natali da parte dell’Anpi, a rappresentare gli alunni è Francesco che spiega: "Abbiamo raccontato le storie dei maestri e delle maestre che, ieri come oggi, custodiscono la memoria e la vita diffondendo cultura, siamo stati attori, registi, scrittori, nel narrare una scuola che resiste nei simboli di forza, coraggio e ardore, una resistenza non armata. Proviamo a passare dalla cultura delle armi alle armi della cultura".