"Guardia medica turistica, un mese è troppo poco"

Gli operatori contestano la decisione dell’Area Vasta 4 di renderla operativa dal 23 luglio al 21 agosto per le località di mare

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L’estate per le strutture ricettive del litorale fermano è cominciata da un pezzo, e quasi ovunque si sta già registrando il sold out, o quanto meno un numero di presenze di turisti superiore rispetto allo scorso anno. Un buon risultato per i titolari dopo la stagione altalenante del 2021.

Per l’Area Vasta 4, invece, il periodo nel quale attivare la guardia medica turistica a Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio (le uniche due località di mare del fermano interessate dal provvedimento) è ben più ridotto tant’è vero il servizio sarà attivato dal 23 luglio fino al 21 agosto. Tradotto: un mese scarso. Una decisione che troverà una giustificazione nella difficoltà a reperire il personale medico.

Leggendo queste date, gli operatori dell’accoglienza hanno scgranato gli occhi, pensando alle risposte da dare a tutti i loto villeggianti.

L’assistenza sanitaria per turisti e stranieri è assicurata tutti i giorni a Porto San Giorgio dalle 15 alle 19 (nel presidio distrettuale) e a Porto Sant’Elpidio dalle 9 alle 13 (presso la Croce Verde). Nei (lunghi) periodi che rimangono scoperti, i turisti possono sempre rivolgersi ai medici di base (d’altronde, la Guardia Medica è un servizio che latita già da un po’, come più volte denunciato dagli amministratori locali).

Ancora una volta, medici di base e pediatri diventano la panacea di tutti i mali, e gli utenti possono rivolgersi a loro nelle ore di ambulatorio. Come rintracciarli? "Gli elenchi sono disponibili presso gli uffici anagrafe di Fermo e di Porto Sant’Elpidio" spiega la direzione. Il servizio della Guardia Medica Turistica sarà gratuito per i marchigiani, mentre chi arriva da fuori regione costa 25 euro per la visita domiciliare e 15 euro per quella ambulatoriale. Quanti dovessero trovarsi nella necessità di rivolgersi ai medici di base dovranno pagare le tariffe previste per le visite occasionali, domiciliari e ambulatoriali così come stabilito dagli accordi collettivi nazionali.

In una piccola nota in calce alla documentazione, arriva l’avvertimento finale: "Il servizio potrà subire variazioni nella impossibilità di sostituzioni per assenze improvvise dei sanitari suddetti". "Questo sì che vuol dire avere una vocazione turistica", i commenti tutt’altro che soddisfatti circolati tra gli operatori turistici.

Marisa Colibazzi