Fermo, Gucci perde la battaglia per lo storico logo

Fibbia a morsetto: contraffazione. Assolto l'imprenditore Lattanzi con formula piena. E così, il piccolo Davide ha battuto il gigante Golia

Silvano Lattanzi

Silvano Lattanzi

Fermo, 11 ottobre 2019 - Assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. E così, il piccolo Davide ha battuto il gigante Golia. L’imprenditore calzaturiero fermano Silvano Lattanzi, infatti, che era stato chiamato a rispondere in tribunale di contraffazione di marchio, dopo essere stato denunciato proprio dal multinazionale della moda Gucci, ha vinto. Lo scontro totale tra il colosso internazionale e l’azienda calzaturiera marchigiana inizia nel 2006. Oggetto della contesa, il famoso morsetto da cavallo che il marchio fiorentino utilizza per contraddistinguere i suoi mocassini e che ha registrato negli anni ‘70. Lattanzi, però, nel corso del processo, ha sempre smentito l’azienda toscana con documenti alla mano. Durante una delle numerose udienze l’imprenditore era giunto in aula con due valigie piene di scarpe, scatole, fotografie e documenti, dimostrando di aver inventato lui quell’accessorio negli anni ‘60.

Mocassino con morsetto
Mocassino con morsetto

Soddisfatto all’uscita dall’aula Lattanzi che ieri ha voluto indossare proprio i tanto discussi mocassini di sua invenzione: «Ora finalmente posso mostrare al mondo questi mocassino con il morsetto di cavallo, perché li ho inventati io. I proprietari della scuderia del noto cavallo da corsa Tornese, mi regalarono nel 1961 il morso dell’animale e da lì, per rendere omaggio ad uno dei più grandi trottatori di tutti i tempi, decisi di farne un accessorio per i miei mocassini. In ogni caso non è certo un’esclusiva di Gucci, visti i documenti che dimostrano come già nel 1938, in una fabbrica di accessori per calzature di Milano, la Fac, il morsetto in questione fosse già in vendita. Il segno distintivo di Gucci è un falso storico».

Uno dei difensori l’avvocato Francesco De Minicis, assieme al collega Giovanni Calafiore, ha invece ribadito un concetto che ha sempre sostenuto: «Un marchio distintivo si può registrare o brevettare quando c’è la novità. In questo caso l’azienda toscana ha solo rilanciato un accessorio che esisteva già da tempo. Lattanzi meritava anche un risarcimento per il danno arrecatogli da Gucci e per tutti gli anni di sofferenza causati dal processo».

f. c. © RIPRODUZIONE RISERVATA