Ictus e diagnosi, donato strumento al Murri

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L’Area Vasta 4 grazie alla donazione della Banca del Piceno può disporre di un modernissimo sistema per il supporto alla diagnosi di ictus, che sarà destinato all’ Uoc di Radiodiagnostica dell’ospedale Murri ai fini assistenziali per la gestione della pandemia Covid tutt’ora in corso, dunque di fatto a disposizione di tutti i degenti della provincia di Fermo e del circondario. L’ictus cerebrale rappresenta la principale causa di disabilità permanente nell’adulto e nell’anziano, la seconda causa di demenza e la terza causa di morte nella popolazione, con enormi costi sanitari e sociali: in Europa, l’ictus è responsabile di 405.000 decessi negli uomini e 583.000 decessi nelle donne ogni anno. In Italia, ogni anno più di 200.000 persone hanno un nuovo ictus, nell’80% si tratta di nuovi episodi e nel restante 20% di recidive: si tratta della terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie "La pericolosità dell’ictus e l’incidenza sulla popolazione italiana – commenta il Presidente della Banca del Piceno Aldo Mattioli – sono due aspetti che sottolineano quanto sia importante sostenere con donazioni mirate la sanità del nostro territorio, nel loro incessante lavoro che, a causa della pandemia, è ormai da quasi un anno raddoppiato. Riteniamo che sia il modo migliore, per la Banca del Piceno, di sostenere la ripartenza del sistema sanitario locale". Il sistema supporta il radiologo nella diagnosi di ictus ischemico, nell’identificazione e quantificazione del danno provocato differenziato e, in generale, fornisce un quadro di informazioni completo in modo rapido ed automatizzato, i cui dati sono condivisibili all’interno della struttura in modo da completare il quadro clinico, velocizzare e perfezionare la scelta del percorso terapeutico da attuare nei confronti del paziente.