Palazzina crollata Fermo, "Il boato e la polvere. Sembrava il terremoto"

Crolla una palazzina di due piani in zona Montone. Residenti svegliati in piena notte: lo stabile era disabitato da parecchio tempo

Migration

di Fabio Castori

Prima un forte boato, poi una enorme nuvola di polvere che si è levata alta nel cielo e nelle zone circostanti, infine la paura che qualcuno fosse rimasto sotto le macerie di quella casa crollata. È accaduto ieri notte in zona Montone di Fermo, dove la struttura di uno stabile di due piani ha ceduto sprofondando su se stessa. Era da poco passata l’una quando i residenti sono stati svegliati dal rumore del crollo, anche se in un primo momento non si sono resi di quello che era accaduto: "All’inizio, udito il boato, abbiamo pensato al terremoto, poi quando ci siamo affacciati abbiamo visto una enorme nube di polvere che circondava quell’immobile e abbiamo capito che c’era stato il crollo. A quel punto abbiamo subito lanciato l’allarme, temendo che qualcuno potesse essere rimasto sotto le macerie, anche se la casa in questione è disabitata da tempo".

In effetti l’immobile, realizzato negli anni settanta, era disabitato da tempo e considerato inagibile a causa di problemi strutturali. Il timore, però, era che qualcuno vi avesse trovato rifugio abusivamente. "Qualche volta – racconta un anziano che vive poco lontano dal luogo del crollo – ho visto qualcuno entrare o aggirarsi nelle vicinanze, ma ultimamente non ho notato alcun movimento sospetto".

Così sul posto sono intervenuti diversi equipaggi dei vigili del fuoco del Comando Provinciale di Fermo, compresi gli specialisti della ricerca persone tra le macerie e un’unità cinofila. E’ iniziato così un lungo lavoro di messa in sicurezza, di rimozione e di ricerca che è andato avanti tutta la notte e tutto il giorno. "Si tratta di operazioni estremamente delicate – spiegano i vigili del fuoco a lavoro – perché quando si rimuovono le macerie si rischia di fare del male ad eventuali sopravvissuti rimasti sotto le rovine e perché se si fanno le cose in fretta si rischia di alimentare ulteriori pericolosi crolli". Le prime rassicurazioni del fatto che sotto le macerie non ci fosse nessuno sono arrivate dal cane cerca persone che non ha fiutato alcun essere umano. La conferma, però, è arrivata quando, dopo circa 24 ore di ricerche, i vigili del fuoco hanno potuto tirare un sospiro di sollievo.