"Il caro energia frena lo sport"

Appello del comitato provinciale Uisp al governo: i rincari non saranno più sostenibili per le società amatoriali

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Il caro energia colpisce anche il settore dello sport amatoriale. Così il Comitato Uisp di Fermo, condividendo il messaggio della Uisp nazionale, chiede maggiore attenzione da parte del Governo e delle istituzioni locali per agevolazioni e una maggiore considerazione. Un appello molto chiaro visto che il caro energia sta mettendo a rischio le attività sportive di migliaia di atleti amatoriali con ricadute di carattere sociale e di benessere psicofisico.

"L’aumento del prezzo dell’energia sta mettendo in ginocchio anche il mondo dello sport con centinaia di associazioni e società sportive che rischiano la chiusura – spiega in una nota il Comitato Uisp di Fermo –. Quello che lanciamo, è un accorato grido di allarme. Il caro bollette che colpisce duramente chi di gas, energia elettrica, gasolio da riscaldamento, è obbligato a farne un gran uso. Ci riferiamo alle associazioni e società sportive, enti di promozione, circoli ricreativi, impianti sportivi, palestre e piscine: realtà importanti che sono letteralmente allo stremo. I rincari delle forniture arrivano a registrare aumenti del 300-400%, rincari non più sostenibili".

Partono da queste riflessioni le richieste che la Uisp propone a livello nazionale e locale.

"Chiediamo interventi mirati del Governo per non portare alla chiusura il mondo della promozione sportiva e sociale di base, con la cessazione dell’attività di migliaia di persone di ogni età. I mesi freddi sono alle porte, servono risorse a partire dai prossimi decreti aiuti, interventi strutturali concreti, che non lascino per strada nessuno. Serve una riforma del sistema sportivo, per giungere al giusto riconoscimento del valore sociale dello sport. Bisogna aumentare l’attenzione verso le associazioni e società sportive dilettantistiche, superando le sperequazioni ancora in essere fra gli organismi sportivi come Fsn ed Eps definendo meglio gli ambiti di attività. Infine non dimentichiamo il correttivo al Decreto legislativo 36-2021 su cui ribadiamo la necessità che Parlamento e Governo mettano in atto importanti provvedimenti, normativi ed economici, di sostegno e accompagnamento".

Alessio Carassai