"Il Cinema Moderno pronto per dicembre"

Servigliano, il sindaco Rotoni: "I lavori procedono spediti, magari riusciremo ad allestire una prima rassegna culturale"

"Il Cinema Moderno pronto per dicembre"

Servigliano, il sindaco Rotoni: "I lavori procedono spediti, magari riusciremo ad allestire una prima rassegna culturale"

Procedono speditamente i lavori di ristrutturazione dell’ex cinema ‘Moderno’ di Servigliano, l’inaugurazione potrebbe arrivare già per il mese di dicembre. Insieme al recupero del complesso monastico di Santa Maria del Piano, la riqualificazione dell’ex cinema è sicuramente una delle opere strategiche più attese non solo per la popolazione di Servigliano, ma anche per i residenti della media Valtenna. Il progetto è partito qualche anno fa con l’acquisto dell’immobile da parte del Comune di Servigliano, poi è stato elaborato un piano di riqualificazione che poi è stato finanziato con fondi Pnc per circa 2.500.000 euro. I lavori erano stati affidati a dicembre 2022. "Gli interventi che interessano la parte strutturale e impiantistica dell’ex cinema sono quasi al termine – spiega il sindaco Marco Rotoni – fa un certo effetto vedere i locali che intere generazioni di cittadini conoscono riprendere forma. Proprio in questi giorni si sta lavorando per la scelta degli arredi: le tendine che saranno apposte alle porte, le poltrone per le sedute, ma anche i gruppi illuminati e tutto il resto. Recuperare l’ex cinema ha una funzione strategica molto importante, oltre a riqualificare un immobile a ridosso del centro storico, l’ex cinema diverrà un prezioso contenitore destinato ad ospitare eventi culturali, corsi di formazione, attività ludiche e le numerose iniziative delle associazioni del territorio, fra queste anche corsi per gli ospiti del centro socio educativo ‘Albero dei Talenti’, che sarà rivolto non solo a Servigliano ma a tutta la media Valtenna". Conclude Rotoni: "Siamo fiduciosi di poter inaugurare il nuovo cinema Moderno entro dicembre. Magari sarà l’occasione per allestire una prima stagione culturale".

Alessio Carassai