
Il gruppo ha rilanciato la sua attività che si era spenta durante il Covid
Hanno lo sguardo limpido di chi sta costruendo il futuro, il coraggio delle loro idee e la curiosità per aprirsi agli altri, al mondo, alla bellezza dei loro anni. Sono i ragazzi che fanno parte del collettivo Noisette, la rete degli studenti medi di Fermo, un gruppo che rappresenta la popolazione studentesca della città, prova ad occuparsi dei problemi di tutti e intanto lotta, prende posizione, si informa. Dall’anno scorso il gruppo ha rilanciato la sua attività, spenta come tutto durante il Covid, grazie all’impegno grande di tre liceali, Greta Lattanzi, Marta Mongardini e Emanuele Fenni. Sono loro le parole che si sono sentite durante la cerimonia del 25 aprile, loro hanno proposto una riflessione durante una manifestazione per chiedere un Pcto sicuro e utile, nel nome di Giuseppe Lenoci. "Siamo felici di far parte di questo gruppo, racconta, Greta, non è stato semplice rimetterlo in piedi dopo la pausa forzata del Covid. Adesso possiamo dire di esserci strutturati, di avere le idee chiare e qualche sogno di realizzare". Il primo dei sogni è quello di avere una sede a disposizione: "Ci riuniamo almeno una volta alla settimana, racconta Marta, per fare il punto sulla nostra attività ma anche per confrontarci sull’attualità, riflettere, approfondire, capire. In questo momento stiamo lavorando per promuovere la partecipazione ai referendum, in particolare ci interessa il quesito sulla cittadinanza alle persone che vivono stabilmente in Italia e che dopo cinque anni regolari crediamo abbiamo il diritto di essere italiani". Per ora è la Cgil ad offrire una stanza al gruppo che conta almeno 20 studenti ogni settimana, la speranza è che l’amministrazione comunale possa trovare il modo per favorire la partecipazione e l’impegno dei ragazzi che quando fanno politica in maniera sana vanno appoggiati sempre, a prescindere: "Il gruppo è aperto a tutte le esperienze, spiegano i ragazzi, le idee di fondo sono che siamo antifascisti e antirazzisti, poi siamo pronti a confrontarci con tutti e a rappresentare le difficoltà degli studenti". Emanuele sottolinea che a Fermo la priorità è dare una sede adeguata a tutte le scuole: "Penso al nostro liceo classico, che da anni cerca stabilità, ma anche al liceo scientifico che ha mezza scuola al Fermo forum, il Montani è sempre in ristrutturazione. È ora di pianificare davvero la situazione, con tutte le istituzioni che possono fare qualcosa, perché si trovi una soluzione definitiva per tutti. Partendo dall’edificio della Provincia che deve diventare parte del polo scolastico, secondo noi".
Sabato i ragazzi saranno protagonisti di un aperitivo sociale alla Cgil, nel giardino del sindacato, per raccontare i referendum dell’8 e del 9 giugno: "Abbiamo pensato ad un aperitivo, a momenti divertenti di incontro, di musica tra noi giovani, dedicati a chi può votare. Noi studiamo ancora ma il mondo del lavoro deve essere una certezza, per quando arriveremo, così come i cambiamenti sociali devono essere accompagnati e consapevoli. Speriamo che tanti altri giovani si avvicinino a noi, la politica è una cosa divertente, importante, ci fa sentire protagonisti e attori della nostra vita, non soggetti passivi di qualcosa che passa sempre sopra le nostre teste", concludono Marta, Greta, Emanuele, segnatevi i nomi, saranno i leader del domani.
Angelica Malvatani