Il datore di lavoro: "Passavo a prenderlo ogni mattina: assurdo"

Il sindaco Pignotti: un fatto grave , ma isolato che non deve creare allarmismi o sensazioni di insicurezza

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Ieri mattina, a poche ore dalla violenta lite sfociata nel sangue, tra gli indiani che si sono ritrovati davanti alla casa di via Turati dove abitava Satwant Singh, c’era il datore di lavoro del 29enne, anche lui residente a Bivio Cascinare, titolare di un suolificio di Civitanova Marche. Il lavoro era il motivo per cui il giovane accoltellato si era trasferito da Comunanza nella stanza in presa in affitto: "L’avevo conosciuto tramite un amico. Faceva bene il suo lavoro. Non si riusciva a trovargli una casa e allora abbiamo deciso di sistemarlo qua (indica l’edificio di via Turati, ndr) per sei, sette mesi. Era una soluzione comoda perché lo passavo a prendere io, al mattino, per andare al lavoro. Quello che è accaduto è bruttissimo, non dovrebbe mai capitare soprattutto per futili motivi".

"È un episodio grave, ma è un caso isolato e speriamo che resti tale" il commento del sindaco Alessio Pignotti che conosce bene Bivio Cascinare, avendoci vissuto a lungo, e sa bene che c’è una significativa concentrazione di indiani, la maggior parte dei quali lavorano nella vicina azienda agricola Ambruosi & Viscardi. "Sono capitati episodi di discussioni tra stranieri, o di stranieri con comportamenti a volte intemperanti ma non violenti. I loro figli vanno a scuola con i nostri, c’è una buona integrazione. Quanto accaduto è un fatto isolato e non deve diventare motivo di preoccupazione o insicurezza per i residenti. In ogni caso – conclude Pignotti - aspettiamo di conoscere l’esito delle indagini".

m. c.