"Il FamFest è una provocazione" Ancora polemiche sull’evento

Monte Urano, Balestrieri e Petrini all’attacco. Latini: "Situazioni . che precludono il dialogo"

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"Il FamFest che si svolge nei pressi della chiesa, per di più nei momenti di massima frequentazione se non è uno scandalo, è una provocazione e pure miope perché contraddice il principio su cui la manifestazione si fonda. Se l’obiettivo è includere, perché urtare le sensibilità cittadine con una location così divisiva? L’amministrazione di Monte Urano ritorni sulle sue decisioni". Questo il pensiero affidato ad un documento condiviso dei rappresentanti del centrodestra provinciale: Alan Petrini della Lega e Andrea Balestrieri di Fratelli d’Italia. "Al netto di ogni discussione – commenta l’assessore regionale Giorgia Latini, intervenuta sulla questione – ci sono situazioni che favoriscono il dialogo e altre che lo precludono. Questa iniziativa sembra del secondo caso. I primi ad aver avvertito il contenuto provocatorio della manifestazione per la scelta del luogo sono i cittadini di Monte Urano". Le critiche non sono concluse. "Consideriamo singolare che, di fronte alle rimostranze dei cittadini, la giunta monturanese si sia trincerata dietro un’improbabile classifica di genere – spiegano i rappresentanti del centrodestra –. L’assessore Morelli per rassicurare i residenti ha spiegato che FamFest non è un gay pride. Nelle sue parole l’evidenza della toppa peggiore. Scelta da correggere".

Alessio Carassai