
Gli organizzatori del festival (. Foto Zeppilli
Parole senza armi, che sanno costruire ponti e non scatenano guerre. È la forza della comunicazione che mette al centro la persona, uno stile e una ricerca della verità che sono al centro del festival organizzato dalle edizioni Paoline in giro per l’Italia e da ben 20 anni. L’edizione 2025 si tiene nell’Arcidiocesi di Fermo, su forte spinta dell’arcivescovo Rocco Pennacchio e con il supporto del Prefetto Edoardo D’Alascio che sottolinea: "Si tratta di una proposta importante, un onore prendere parte a questo progetto. È segno di particolare attenzione al territorio, noi stessi facciamo attenzione alla comunicazione secondo il principio di responsabilità. Non siamo solo quello che facciamo ma anche come lo facciamo, nel rispetto delle altre persone".
Il vescovo Pennacchi ha ribadito: "Abbiamo un messaggio sulla comunicazione che lascia emozione, è una consegna di papa Francesco, ripresa da Papa Leone. Si parte da una citazione biblica, ‘Condividete con mitezza la speranza che è nei vostri cuori’. Esiste uno stile mite, disarmare le parole è essenziale. Comunicare e comunità hanno la stessa radice, con questo festival uniamo le tante anime e ci raccontiamo".
Don Giuseppe Lacerenza è il coordinatore Paolino del festival che ha per titolo ‘Accendiamo la speranza, una diversa comunicazione è possibile’: "La società San Paolo e le Figlie di San Paolo si rifanno all’esperienza del beato Giacomo Alberione che già agli inizi del XX secolo, diceva della necessità di predicare il vangelo nelle periferie esistenziali, con la stampa. L’obiettivo era parlare di tutto cristianamente, con i diversi linguaggi della comunicazione. Fare a tutti la carità della verità. Dal 2006 si organizza il festival, si apre a tutti e crea sinergie tra le realtà del territorio, in maniera itinerante, come momento culturale di servizio ecclesiale e sociale, mettendo al centro la persona e la dignità umana, in una comunicazione di pace".
A Fermo ci hanno lavorato in tanti, a partire da Don Michele Rogante, don Enrico Brancozzi, Adolfo Leoni, Chiara Curi, l’assessore Annalisa Cerretani. Si parte il 30 maggio, alle 18, all’ex mercato coperto di Fermo, con il convegno moderato da Stefano Cesetti, con Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero della Santa Sede per la comunicazione e il direttore del Tg La7 Enrico Mentana. E ancora, mostre, eventi, momenti di spettacolo, occasioni per declinare la speranza in ogni sua forma e di praticare una comunicazione che sia aperta veramente a tutti, alle persone sorde, ai detenuti nel carcere di Fermo che pure sarà coinvolto in diversi momenti. Appuntamenti ci saranno anche a Pedaso, Porto Sant’Elpidio, Montegranaro, Porto San Giorgio, Grottazzolina, Montegiorgio. Si chiude domenica 8 giugno, con Vincenzo Varagona che intervista il direttore dell’ufficio comunicazioni sociali della Cei Vincenzo Corrado, con il direttore de Il Giornalino, con Simone Bruno, e Riccardo Maccioni, caporedattore di Avvenire. Il programma completo su fermodiocesi.it
Angelica Malvatani