Il lockdown frena rapine e furti

I dati del ministero dell’Interno sui primi sei mesi del 2020: aumentano le frodi informatiche e l’usura

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di Fabio Castori

Il Covid 19 e il lockdown alleati delle forze dell’ordine nella lotta al crimine. Nella provincia di Fermo, secondo i numeri elaborati e forniti dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno nei primi sei mesi dell’anno, le rapine sono praticamente scomparse, in particolare quella ai danni delle banche e degli uffici postali. Sono calati anche furti e scippi. Come conseguenza naturale e seguendo l’andamento nazionale, sono invece aumentati i reati informatici, l’usura e i maltrattamenti in famiglia. I dati sono stati confrontati con quelli del 2019 e del 2018, dove la provincia di Fermo si è posizionata all’80esimo posto della classifica generale con una diminuzione delle denunce ogni 100mila abitanti dell’1,8%.

Sempre nel 2019 diminuzioni più significative sono state registrare per Macerata (-7,6%), per Ascoli (-8,3%) per Ancona (-5,2%) e per Pesaro Urbino con una percentuale più vicina a quella di Fermo , che ha visto un calo del 2.4%. Riguardo al dato relativo all’indice della criminalità dello scorso anno reato per reato il Fermano è maglia nera per reati e frodi informatiche, facendo registrare una crescita del 31,6% delle denunce. Mentre si posiziona al 104esimo posto in classifica per quanto riguarda le denunce conseguenti a violenze sessuali evidenziando un calo del 37,5%. E se il dato relativo agli omicidi è fortunatamente pari a 0, quello alla voce tentati omicidi parla di 7 denunce totali. Oltre 130 invece le denunce per furto con destrezza e 2133 per furto. Quelli in abitazione si attestano a 347, quelli a danno di autovetture 128, sono invece 47 le rapine e 22 le estorsioni. Tornando ad analizzare i dati complessivi del primo semestre del 2020 si registra in media un calo del 25,9% dei delitti commessi e denunciati. Se da un lato c’è un trend positivo, dall’altro bisogna registrare quello negativo, strettamente legato al lockdown imposto dall’epidemia di Covid 19. Un trend negativo che riguarda i maltrattamenti e le violenze tra le mura domestiche, conseguenza naturale del maggior periodo di tempo trascorso in casa.

Le frodi e i reati informatici sono aumentati addirittura del 23,3% con una media di 600 denunce al giorno. E’ cresciuto anche il contrabbando (+6,7%) ed è aumentato il ricorso agli usurai (+9,2%). Un dato, quest’ultimo, che è calato nelle Marche, ma che in netta controtendenza con la provincia di Fermo dove risulta infatti che è proprio nel Fermano che è stato registrato l’incremento più alto, vale a dire il +300%. Anche in questo caso il ricorso da parte della gente agli usurai ha subito un forte balzo in avanti complice sicuramente la crisi economica conseguente alla pandemia.