Il miracolo di San Fortunato fa spettacolo

Il santo salvò Falerone dagli Ostrogoti facendo credere che il paese fosse in fiamme: ora la manifestazione

Il miracolo di San Fortunato fa spettacolo

Il miracolo di San Fortunato fa spettacolo

Il miracolo di San Fortunato a Falerone, si trasforma in una spettacolo di recitazione con riflessioni culturali. L’iniziativa promossa dalla ‘Comunità di Patrimonio’ di Falerone, in collaborazione con il Comune, si terrà venerdì 13 ottobre con inizio alle 21 nella sala comunale in piazza della Concordia nel centro storico del paese. La manifestazione è stata presentata ieri in prossimità della chiesa di San Paolino, un luogo ricco di fascino e storia, dove lo scorso anno venne allestito uno spettacolo in tre serate all’interno della rassegna ‘Marche Storie’, che però quest’anno ha solo sfiorato Falerone. Infatti, il progetto presentato dal Comune per questo 2023 era stato approvato dal comitato di ‘Marche Storie’, ma alla fine non ha ottenuto il contributo regionale, ma visto il lavoro svolto per le ricerche e lo sviluppo dell’iniziativa, il Comune con l’assessore Maria Teresa Quintozzi, la ‘Comunità di Patrimonio’ guidata da Marco Armellini e il giornalista e direttore artistico del progetto Adolfo Leoni, hanno deciso ugualmente di presentare l’iniziativa. "Per motivi tecnici il programma è stato ridotto ad una sola serata – spiega Adolfo Leoni – ma la qualità non subirà variazioni. L’evento si divide in due parte, una parte recitativa a tre voci con il sottoscritto, accompagnato da Paolo Rossi e Adriana Capponi, che racconteranno e ricostruiranno il miracolo di San Fortunato a Falerone, quando orde degli Ostrogoti credendo il paese in fiamme grazie ad uno stratagemma non lo rasero al suolo, la popolazione per festeggiare ideo il ballo della ‘Nzegna, una tradizione rimasta fino ai giorni nostri".

"La seconda parte del programma – spiega Marco Armellini – prevede una parte divulgativa, ospite e relatore Giuseppe Orlandi che ha portato avanti delle ricerche molto accurate. Storicamente crediamo che la popolazione faleronese veneri San Fortunato da Todi (Patrono di Falerone), ma alcune elementi ci hanno portato a pensare che si tratti invece di San Fortunato da Montefalco e parleremo proprio di questo". Il progetto comunque raccoglie molti riferimenti alla storia locale. "Visto il lavoro svolto e l’impegno di tante persone – conclude Maria Teresa Quintozzi – ci sembrava giusto far conoscere questa storia. Siamo dispiaciuti che la commissione di Marche Storie non abbia ritenuto meritevole questo progetto, con un budget superiore avremmo potuto allestire una rappresentazione su più giorni e con altri eventi di cornice".

Alessio Carassai