Il Murri regge la quarta ondata Grinta: "In intensiva solo no vax"

Il direttore dell’Area Vasta 4: "Dobbiamo garantire anche assistenza e interventi ai pazienti non Covid, mantenendo la nostra operatività". Spinta sui vaccini, a gennaio quasi 40mila dosi

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di Angelica Malvatani

"Un piano pandemico che funziona e che permette di mantenere attivo l’ospedale di Fermo". Il direttore dell’Area Vasta 4, Roberto Grinta fa il punto della situazione e sottolinea che a oggi si può contare su 4 posti letto di terapia intensiva per pazienti Covid all’ospedale Murri, 30 posti all’Uoc malattie infettive e 18 posti letto di pazienti post Covid a Sant’Elpidio a Mare, 11 dei quali oggi occupati: "Il nuovo Piano pandemico presenta un punto di forza rispetto al precedente – spiega Grinta – in quanto permette di garantire a questo territorio tutte le attività sanitarie e socio sanitarie. L’area chirurgica prevede tre sedute operatorie giornaliere a cui se ne aggiunge una di urgenza chirurgica, sia per pazienti Covid negativi che Covid positivi. Se si confrontano i dati dell’attività chirurgica di gennaio 2021 verso gennaio 2022, il numero è aumentato del 50 per cento per un totale di 200 interventi di cui il 50 cento sono interventi principali".

Grinta spiega che in questo momento il Pronto soccorso sta gestendo in maniera encomiabile l’accesso dei pazienti Covid: "Abbiamo superato un consistente picco di accessi Covid nei giorni scorsi. Nonostante questo, la struttura e il personale sono riusciti a garantire le regolari prestazioni, e laddove necessario, le ospedalizzazioni di tutti i pazienti non Covid. Per i Covid, quotidianamente riusciamo a trovare spazi di degenza per un numero di 8-10 positivi che necessitano di ospedalizzazione e vengono ricoverati al reparto di malattie infettive, o alle strutture di Campofilone e Sant’Elpidio a Mare. Qualora avessimo aperto un secondo reparto di medicina Covid, avremmo registrato grandi difficoltà a garantire le prestazioni ordinarie per tutte le altre patologie e comorbidità che necessitano di usufruire delle prestazioni sanitarie. L’ospedale Murri sta invece continuando ad agire in piena operatività". Il direttore ricorda che i pazienti in terapia intensiva sono tutti non vaccinati allo stato attuale, mentre i pazienti che si presentano al Pronto soccorso e necessitano di ricovero, per l’87 per cento sono anch’essi non vaccinati. "Dati che rimarcano e rafforzano l’esigenza e l’importanza della vaccinazione", aggiunge. A tal proposito, i numeri della campagna vaccinale anti Covid nell’Area vasta 4 sono molto confortanti. Nell’ultimo semestre, da agosto 2021 a gennaio 2022, sono state somministrate 153.270 dosi, così distribuite: 27.858 prime dosi, 47.440 seconde, 77.972 dosi booster. Rispetto alle previsioni, sulle 79.933 dosi booster da somministrare per i vaccinati con doppia dose nei due mesi precedenti, ne mancano poco più di 1900, significa che la quasi totalità dei cittadini che rientrava nelle tempistiche corrette per la terza dose l’ha già ricevuta. A gennaio sono state somministrate quasi 40mila dosi, un numero impressionante che comprende anche 5353 prime dosi. "Si ringraziano tutti i professionisti sanitari delle varie discipline – conclude Grinta – che in questa quarta ondata stanno garantendo la risposta di assistenza sanitaria per tutti i malati e danno la possibilità di garantire l’apertura di tutti i servizi sia ospedalieri che territoriali in questa Area Vasta".