Un luogo magico che vive grazie al volontariato, agli ambientalisti, alla Cavalcata dell’Assunta. Il parco di Monte Cacciù ha uno slancio mai visto, non si contano le manifestazioni, i momenti di riflessione, le possibilità che si sono aperte grazie alla convenzione che il comune ha siglato con la Steat prima, proprietaria dell’area, e col volontariato poi. Il risultato è che ogni fine settimana o quasi c’è qualcosa da fare da queste parti, a coordinare il gruppo è l’Unipop con Alessandro Giordano e Ettore Fedeli, presente anche la parrocchia di Sant’Antonio, si parte sabato 28 settembre al mattino con la conoscenza del cavallo e il battesimo della sella, a cura dell’associazione Antichi Sentieri nuovi cammini.
Si comincia alle 10, per scoprire la bellezza dei cavalli e l’energia che si prova nell’andare in groppa a questo nobile animale, nel pomeriggio alle 16 il regista della Cavalcata, Adolfo Leoni, sarà con l’assessore Mauro Torresi e la contrada Fiorenza a raccontare la storia della città ai bagliori del Medioevo, con la Compagnia dei Morlacchi. Simona Cinti dell’A.s.d. Valtenna parla invece dell’evento che si terrà domenica mattina, per una camminata guidata che aiuta a vincere la tristezza. Il ritrovo è alle 9 e 15, ci si propone di arrivare al Belvedere di Porto San Giorgio dopo una camminata di due ore, per 8 chilometri e un percorso medio facile. Si conclude con un picnic nel bosco tutti insieme e ciascuno porta il proprio pasto. Una festa della natura e della condivisione, quella che si potrà vivere a Monte Cacciù, l’obiettivo delle associazioni è proprio questo: "Rendere vivo e vissuto il parco, un luogo di tutti, per far capire che ciascuno può prendersi cura del territorio, della natura, del bello che ci circonda", sottolinea Ettore Fedeli. Gli assessori Alberto Scarfini e Alessandro Ciarrocchi hanno ribadito la volontà di far incontrare sport e natura in un ambiente incontaminato, oggi di nuovo curato e vissuto proprio grazie a chi ci sta mettendo il cuore.
"Tutti nella stessa direzione, siamo lieti di collaborare e dare una mano per valorizzare Monte Cacciù – ha detto l’assessore alla mobilità sostenibile di Porto San Giorgio, Marco Tombolini –. Come il mare anche questo posto è un luogo dell’anima". Già in questi primi mesi di gestione ci sono stati momenti di yoga, spazi di riflessione, presentazione di libri, merende e incontri, mostre e passeggiate guidate dai giovanissimi. "Quello che chiediamo è la partecipazione di tutti, conclude Fedeli, se la città si apre a questi luoghi diventano davvero di tutti e possiamo prendercene cura tutti insieme. Noi abbiamo aperto un canale ma poi si sono avvicinati in tantissimi e questo vuol dire che la comunità c’è e risponde".