Il polo dell’infanzia è pronto per i piccoli della Valdaso

A Moresco il taglio del nastro della struttura che porta il nome di Roberto Nardoni, un ragazzo scomparso prematuramente

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È stato inaugurato ieri a Moresco, alla presenza delle massime autorità politiche, militari e religiose di Fermo, accolte dal sindaco Gianfelice Angelini e dalla dirigente dell’Isc Pagani di Monterubbiano Annarita Bregliozzi, il polo per l’infanzia. Il polo è nato dalla vecchia struttura Roberto Nardoni demolita nel maggio del 2019 per essere ricostruita in modalità innovativa e sicura, conservando l’intitolazione a Nardoni, il ragazzo di 17 anni di Moresco, venuto a mancare a causa di malattia nel 1994. La struttura accoglierà bambini da uno a sei anni, suddivisi nelle sezioni Primavera e Centro giochi e famiglie (da 1 a 3 anni) gestito dal Comune e sezione scuola dell’Infanzia (da 3 a 6 anni) coordinata dall’Isc Pagani. Mentre la sezione Infanzia sarà attiva dal 14 settembre (con 17 iscritti) la sezione Primavera partirà il 19 settembre (con 27 bambini già iscritti provenienti anche da più Comuni della Valdaso). Il polo è una struttura moderna, efficiente dal punto di vista energetico, composto da ampi spazi interni luminosi e funzionali alla didattica oltre che esterni che consentiranno a educatrici e docenti di continuare progetti già avviati di ‘outodoor education’ con giardino, orto e un percorso sensoriale destinato alla formazione globale dei bambini fino a 6 anni.

La struttura è dotata di mensa interna gestita da una cooperativa a garanzia di professionalità e attenzione alla crescita sana dei bambini. È questa la ‘casa’ dei più piccoli della Valdaso, nata sotto il pregio identificativo di polo per l’infanzia, grazie ad un progetto inserito (nel 2019) dalla Regione nella rete scolastica regionale come realtà di servizi, proprio per l’infanzia. Alla nuova ed importante realtà per Moresco, si è inoltre giunti grazie alla scelta dell’ex amministrazione comunale guidata da Splendiani che concepì l’edificio su progettazione moderna (in sicurezza sismica, con cappotto termico e riscaldamenti a terra) riuscendo ad ottenere il finanziamento utile alla sua realizzazione. Ieri, a conclusione di un lungo percorso durante il quale non sono mancati ostacoli e difficoltà, si è tenuto il taglio del nastro alla presenza di monsignor Rocco Pennacchio vescovo di Fermo che ha benedetto la nuova scuola, il prefetto Filippi, il colonnello dei carabinieri Gismondi, il comandante Falconieri, il presidente della provincia Ortenzi, il direttore dell’ufficio scolastico di Macerata in rappresentanza del regionale Vespasiani e il senatore Verducci. Una solida presenza istituzionale, che ha voluto esprimere l’importanza della scuola fulcro di educazione, formazione e custode del vero patrimonio umano del futuro.

Paola Pieragostini