
Paola Palmieri e Michela De Vita della farmacia Bini Strippoli
Ha aderito subito al progetto ’Recupero Farmaci’ la farmacia Bini Strippoli, punto di riferimento del centro storico. Si tratta di un progetto sperimentale e solidale della Regione Marche per dare nuova vita ai medicinali inutilizzati e aiutare chi è in difficoltà. Le farmaciste Paola Palmieri e Michela De Vita sono già operative per raccogliere e dare una seconda vita ai medicinali ancora validi, per coniugare sostenibilità, salute e solidarietà.
Spiegano le dottoresse: "L’obiettivo è raccogliere farmaci non utilizzati ma ancora validi, per poi destinarli, gratuitamente, alle persone in stato di bisogno, tramite la fondamentale collaborazione delle farmacie e il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore. Ovviamente parliamo di farmaci intatti, scatole non usate perché magari si è cambiato terapia o il paziente non c’è più. A quel punto si entra in un circuito di controlli che ovviamente non può riguardare psicofarmaci o farmaci deperibili".
Il progetto nasce dalla volontà di contrastare lo spreco di risorse sanitarie e di valorizzare i medicinali rimasti inutilizzati ma ancora perfettamente idonei all’uso. Un gesto che consente di ottimizzare i costi pubblici, sostenere chi è in difficoltà e rispettare l’ambiente.
Marco Meconi, presidente di Federfarma Marche ha spiegato: "Come associazione regionale dei titolari di farmacie abbiamo, fin dal primo momento, creduto fortemente nella validità del progetto sperimentale per il "Recupero Farmaci". Abbiamo condiviso l’idea di ARS Marche per indirizzare, verso i più fragili, gli investimenti nel riutilizzo e dispensazione di farmaci, a cui viene data una "seconda vita" e che troverà nei farmacisti impegno e volontà di risultati concreti": "Assofarm e le farmacie comunali italiane aderiscono con convinzione al progetto "Recupero Farmaci" promosso dalla Regione Marche, ha detto Luca Pieri. Si tratta di un’iniziativa concreta che incarna lo spirito del nostro servizio pubblico: essere al fianco dei cittadini, soprattutto di quelli in maggiore difficoltà.
Il progetto si integra pienamente con le azioni di politica sociale già promosse dai comuni marchigiani, rafforzando le reti territoriali di assistenza e sostegno. Le farmacie comunali daranno il loro contributo alla realizzazione del progetto, che valorizza la loro presenza capillare sul territorio, come primo presidio di cura e salute per le comunità".
Cittadini, farmacie, grossisti, depositari e aziende farmaceutiche possono donare farmaci che non utilizzano più, a patto che siano in corso di validità (con almeno sei mesi alla scadenza), mai utilizzati, con confezioni integre, correttamente conservati, e con lotto e scadenza leggibili. I medicinali possono essere consegnati: presso le farmacie convenzionate aderenti al progetto, e nei servizi farmaceutici ospedalieri e territoriali. L’elenco completo è sul sito www.ars.marche.it.
Angelica Malvatani