
Primo monitoraggio ufficiale dell’attività nelle strutture dedicate di Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio e Fermo: "Qui si realizza l’integrazione tra Ast, Ambiti territoriali sociali e Comuni".
È entrata nelle abitudini degli utenti del mondo sanitario fermano l’abitudine di rivolgersi al punto unico di Accesso dell’Ast di Fermo. Dalla loro attivazione, ben 177 cittadini hanno usufruito del servizio. Lo scorso 23 aprile si è svolto il primo monitoraggio ufficiale dell’attività dei Pua socio-sanitari territoriali di Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio e di quello centrale di Fermo. Dai dati emerge un utilizzo in costante crescita del nuovo servizio attivato dall’Ast di Fermo e Ambiti territoriali 19 e 20, su input della Regione Marche, nel Fermano. "Dunque si può già sostenere, numeri alla mano, spiega il direttore Roberto Grinta, che la mission dei Pua sta andando a segno, con il messaggio che è sempre più percepito dalla cittadinanza: i Pua, infatti, sono il luogo dove si accoglie la persona con tutti i suoi bisogni sociali e sanitari, e dove si realizza l’integrazione socio-sanitaria tra Ast, Ambiti territoriali sociali e Comuni". Il Pua centrale opera in back office ed è un servizio costituito da operatori e uffici che servono a far funzionare l’intero sistema organizzativo, compreso il front-office. I ’territoriali’ hanno funzioni di accoglienza e ascolto, informazione e orientamento, rilevazione e valutazione dei bisogni sociali, sanitari e socio-sanitari, così come l’attivazione di servizi sociali, sanitari e socio-sanitari. I Pua hanno l’obiettivo di promuovere il primo accesso ai servizi sociali e sanitari, agevolando e semplificando l’integrazione. Ai Pua si sono già rivolte persone indigenti, sole, con capacità economiche limitate (anche stranieri), care-giver, pazienti anche anziani con familiari affetti a loro volta da patologie, persone che vivono in precarie condizioni igienico-sanitarie.
In tutti i casi i Pua hanno attivato i vari servizi pertinenti, da quelli sanitari a quelli sociali, dai medici di medicina generale al Terzo Settore, con risposte anche in regime di urgenza. Nel periodo che va dal 26 marzo al 22 aprile. In questo lasso di tempo ai Pua si sono rivolte 66 nuove utenze. Al centrale si sono registrati 12 nuovi utenti e 2 persone che sono tornate per un secondo accesso. A quello di Porto Sant’Elpidio 28 nuovi utenti e 6 utenti transitati più volte, a quello di Porto San Giorgio i numeri sono di 17 e 1 per un totale, si diceva, di 66 accessi (di cui 57 nuovi). Nella prima fascia temporale analizzata (17 febbraio-25 marzo) i tre Pua hanno accolto 111 utenti (tutti residenti nei Comuni afferenti agli Ambito Territoriali di riferimento e 2 provenienti da fuori regione). Dunque dall’avvio del servizio al 22 aprile sono ben 177 le persone che hanno usufruito dei Punti Unici di Accesso. Le richieste sono le più svariate: si spazia da informazioni per l’accesso a Residenze Protette a quelle in ambito socio-sanitario.
Dall’inizio del monitoraggio ad oggi, le richieste di natura socio-sanitaria sono sempre più frequenti, sia ai Pua territoriali che a quello centrale, basti pensare che in una settimana circa ci sono stati 23 accessi. Al Pua di Porto Sant’Elpidio le segnalazioni sono pervenute, in gran parte, da altri servizi dell’Ast, medici di medicina generale, servizi sociali comunali, enti del Terzo Settore, mentre al Pua di Porto San Giorgio le segnalazioni sono pervenute, in maggioranza, dai cittadini. E’ previsto l’avvio anche di quelli nelle sedi di Case di Comunità (Sant’Elpidio a Mare, Montegiorgio, Petritoli e Montegranaro). Al vaglio l’attivazione di Pua anche in eventuali Case di Comunità a Fermo e Amandola.