Il ritorno a scuola costa caro Superiori, 400 euro per i libri

A tanto ammonta la spesa media per acquistare testi nuovi del primo anno. Alle medie: 320 euro in prima e 280 in terza. Gli aumenti generali hanno fatto crescere anche i prezzi nelle cartolerie

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di Angelica Malvatani

Alla fine settembre arriva, inesorabile. E con settembre arrivano anche i pensieri per chi ha figli in età scolare, dalla prima media alle superiori i ragazzi sono quasi pronti per tornare sui banchi, c’è solo un ultimo ostacolo da affrontare: i libri e il corredo da acquistare. Nell’anno in cui tutto aumenta, difficile immaginare che le cartolibrerie sarebbe rimaste con i prezzi dello scorso anno, le associazioni dei consumatori parlano di un aumento del 20 per cento sul costo dei libri e di almeno il 7 per cento su quello del materiale da cartoleria. Il salasso è dietro l’angolo già alla scuola media, per una prima classe è previsto un costo che si aggira sui 320 euro, che scende a 280 per la terza media.

Da aggiungere zaino, quelli di moda costano anche 200 euro, cartelle per il disegno tecnico, quaderni, colori, tutto materiale per cui si arriva almeno a 60 euro. Certi diari sono arrivati a costare 30 euro. A incidere sul prezzo la firma, la griffe di una influencer famosa, di un campione dello sport o di personaggi comunque famosi. Alla base dei forti rincari che stanno interessando il comparto della scuola vi sono diversi fattori, spiega il Codacons, In primo luogo il caro-energia, che aggrava i costi di produzione del materiale scolastico portando ad un rialzo dei listini al dettaglio. In secondo luogo la crisi delle materie prime, con le quotazioni di carta, plastica, tessili e adesivi, . Infine, i maggiori costi di trasporto determinati dall’aumento dei listini dei carburanti. Il consiglio che arriva dalle scuole, che hanno cercato di rispettare il tetto massimo di spesa che ogni istituto ha stabilito, è quello di aspettare le indicazioni dei docenti prima di acquistare quello che serve, le scorte possono finire nel cassetto e lo spreco è dietro l’angolo. Per le scuole superiori il discorso si fa più serio, un primo anno del liceo classico non se la cava con meno di 400 euro, cui andranno aggiunti i costi di due vocabolari, latino e greco, per una spesa che va dagli 80 ai 100 euro ciascuno. Si ferma a 370 euro il liceo delle scienze umane, anche qui con un vocabolario, mentre per il liceo linguistico la spesa sale a 437 euro, con il costo alto dei libri di lingua previsti per il corso di studi. Allo scientifico e all’istituto tecnico Montani stesso discorso, la spesa si aggira sui 380 euro, si sale a 412 al primo anno di un corso per amministrazione finanza e marketing dell’Itet Carducci Galilei. All’Ipsia una prima classe se la cava con un costo di 331 euro e qualche spiccio, tutti costi ai quali andrà aggiunto un eventuale abbonamento per il trasporto scolastico, ancora da definire, ma anche qui non ci saranno certo sconti visti gli aumenti del costo del carburante. I librai ufficiali corrono ai ripari e propongono sconti e servizi aggiuntivi, come quello di foderare i libri e di ordinarli anche via Whatsapp. In concorrenza i centri commerciali e i supermercati, c’è chi offre sconti del 15 per cento e ulteriori buoni acquisto se si portano i testi usati.