In 14mila al voto per scegliere il nuovo sindaco

Seggi aperti questa mattina dalle sette. Uno tra Gramegna e Vesprini raccoglierà l’eredità di Loira

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Oggi è il giorno del giudizio: il giudizio degli elettori sangiorgesi sull’amministrazione uscente, sulla nascitura e su chi ne potrà essere la guida tra Francesco Gramegna, candidato del centrosinistra, e Valerio Vesprini del centrodestra. La scelta con il voto da esprimere ai seggi elettorali che, aperti alle ore 7 di questa mattina, saranno accessibili fino alle 23. Dunque, si vota per eleggere il nuovo sindaco, successore di Nicola Loira che lo è stato per due mandati. Al di là di chi, fra Gramegna e Vesprini, avrà il responso favorevole delle urne, l’uno o l’altro è come se acquisisse discendenza diretta da colui che li ha voluti accanto a sé per 10 anni, ridotti di 1 da Vesprini. Si vota nella sola giornata di oggi e lo spoglio avverrà alle ore 14 di domani. Essendo soltanto due i candidati niente ballottaggio. Il nuovo primo cittadino sarà chi avrà conquistato la maggioranza assoluta dei voti validi al primo turno. Le liste di candidati consiglieri sono 10, di cui 4 a supporto di Gramegna e 6 di Vesprini. Il PD è l’unico partito che partecipa con il proprio simbolo. Gli altri sono presenti con propri rappresentanti in liste presentate come civiche. I seggi, allestiti in tre plessi scolastici, sono composti ognuno di 5 sezioni: 1, 2, 3, 4 e 5 nelle elementari centro; 6, 7, 8, 9 e 10 nella scuola media di Borgo Rosselli a sud; 11, 12, 13, 14, e 15 nelle elementari Petetti a nord. Gramegna vota nella 1, Vesprini nella 6. Per i consiglieri si può scegliere di dare una o due preferenze. Nel caso se ne esprimessero due debbono essere di genere diverso, vale a dire un uomo e una donna, ovviamente appartenenti alla stessa lista. Non si possono dare preferenze in liste diverse. C’è anche la possibilità del voto disgiunto: attribuirlo cioè ad un candidato sindaco e, al contempo, ad una lista, con eventuali preferenze, di una coalizione diversa dalla sua. L’elettore più giovane una ragazza che ha conseguito la maggiore età venerdì scorso. Il più anziano una donna di 107 anni. Gli elettori centenari sono 14, i ragazzi che votano la prima volta 221, i cittadini europei che possono accedere alle urne 120, i residenti all’estero, per lo più in Argentina, che si prevede non rientreranno 1291. In totale gli aventi diritto al voto 14.205, di cui 7532 donne e 6673 uomini. Oggi, oltreché per l’elezione del nuovo sindaco si vota per cinque referendum sulla giustizia, che sono: riforma del Csm; equa valutazione dei magistrati; separazione delle carriere dei magistrati; custodia cautelare; abolizione della legge Severino.

Silvio Sebastiani