In un minuto è arrivato l’autunno Alberi caduti e disagi sulle strade

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L’autunno è arrivato alle 13 di ieri, tra raffiche di vento violentissime che hanno toccato anche i cento chilometri orari. L’allerta meteo parlava di livello giallo di attenzione, tutti i sindaci avevano già raccomandato prudenza, visto il dramma che la nostra regione ha vissuto solo poche ore fa. In un attimo il cielo si è fatto scuro e la temperatura è calata anche di dieci gradi, praticamente ogni strada ha dovuto fare i conti con rami caduti, alberi spezzati, foglie e aghi di pino ovunque. Accanto al liceo scientifico è caduto un grosso ramo, alcune auto sono state danneggiate, ma così praticamente in tutti gli spazi verdi della città. Lunghe code di auto, sulla strada tra Fermo e Porto San Giorgio alcune auto si sono scontrate e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco insieme con un’ambulanza. Grande paura a Lido di Fermo dove un grosso albero è caduto su una macchina, l’anziano che era a bordo è rimasto ferito per fortuna in maniera non grave, tanta però la paura per lui. Alberi caduti anche lungo la cosa, a Porto San Giorgio sul lungomare un lampione è caduto sulla carreggiata e una vela pubblicitaria si è rovesciata, per fortuna senza conseguenze. I ragazzi di una scuola media sangiorgese, che uscivano proprio alle 13, sono stati costretti a rientrare perché sono stati investiti in pieno dalle fortissime folate di vento, anche i pulmini che riportavano gli alunni a casa hanno fatto difficoltà e ci sono stati lunghi ritardi che hanno tenuto in apprensione le famiglie. Aperti su tutto il territorio i centri operativi della protezione civile, a raccogliere le segnalazioni, alberi sono caduti a Pedaso, a Grottazzolina dove è stato danneggiato un capanno dove venivano tenuti in custodia degli animali. Un lavoro enorme soprattutto da parte dei vigili del fuoco, ma monta anche la protesta: se le piante che si rompono e cadono avevano bisogno di manutenzione? Ci si chiede se enti e privati provvedono a potature e cure, per sottolineare che fossati e tombini sono sempre pieni di foglie e sporcizia. Un’emergenza che per fortuna è rientrata nel giro di poche ore, resta la preoccupazione per una stagione invernale alle prese col cambiamento climatico. Angelica Malvatani