Fermo, Ingegneria ad alta occupazione. "Servirebbe il doppio delle aule"

Il rettore Longhi: indovinata la scelta di allestire il corso ‘gestionale’

Fermo, la Facoltà di Ingegneria (Foto Zeppilli)

Fermo, la Facoltà di Ingegneria (Foto Zeppilli)

Fermo, 11 ottobre 2018 - Ha ancora un anno da rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, con Fermo e le sedi di Ingegneria gestionale e Infermieristica ha sempre avuto un legame particolare, è stato docente qui quando l’università è arrivata, ormai nei lontani anni ’90. Ieri ha tenuto a battesimo le matricole dell’anno che si apre, una crescita costante che porta a Fermo almeno mille studenti, a vivere, studiare, crescere e formarsi.

Con la certezza di trovare lavoro poco dopo la laurea, lo ripete più volte Longhi: «Qui abbiamo voluto un indirizzo di Ingegneria gestionale che è quello che serve, in questo territorio e non solo, soprattutto in questo momento. Gli aspetti organizzativi sono per le aziende sempre più importanti, per questo la percentuale di occupazione è del 93% per i nostri ingegneri, dai 3 ai 5 anni dalla laurea, con stipendio medio di 1.500 euro. All’ultima consegna delle lauree, in piazza del Popolo, un ragazzo mi ha smentito: ha detto di essere stato assunto quando ancora non si era laureato, con un contratto fisso per 1600 euro al mese».

Secondo Longhi sono tanti gli studenti assunti nelle aziende prima di laurearsi, «per accontentare tutte le imprese che ce li chiedono ci servirebbe il doppio di queste aule e il doppio degli iscritti». Parla con orgoglio di quello che è diventato un polo universitario, con tutti i servizi: «L’Euf e l’Amministrazione comunale ci hanno sostenuto in ogni modo, gli studenti sono quasi tutti fuori sede e hanno trovato qui una sede universitaria riconoscibile, specifica. Noi continueremo a darle forza».

L’anno prossimo la Politecnica compie 50 anni per i corsi di ingegneria, una delle università giovani, nata negli anni caldi tra il ’69 e il ’70: «Abbiamo fatto tanta strada, oggi possiamo dire che abbiamo bisogno di ingegneri, di persone con una valigia piena di competenze, conoscenze e cultura. Noi quella valigia siamo pronti a darla, a tutti i nostri iscritti». Longhi ha presentato il nuovo preside della facoltà, Marco D’Orazio, che si mette a disposizione dei ragazzi, perché gli anni che verranno siano sereni e proficui, il nuovo coordinatore del corso di studi è Dino Forcellese. L’anno è già partito, non resta che chinare la testa sui libri e preparare il futuro, con una carriera che è già aperta. «Siamo pronti a formare anche persone che vengono da lontano - conclude Longhi -. Noi immatricoliamo indipendentemente dal credo religioso e dalla nazionalità, noi le differenze le accogliamo tutte e siamo un esempio di cittadinanza globale, per tutti quelli che vogliono studiare e conoscere. Il valore della cultura deve essere condiviso con tutti».