Non ce l’ha fatta Franco Ragaini, l’ex finanziere di 85 anni residente a Porto Sant’Elpidio investito da un furgone il 13 agosto scorso. Dopo un mese esatto di agonia, l’uomo è spirato nella giornata di ieri in ospedale a seguito dei gravi traumi riportati. Ragaini era entrato subito in coma e non si è più risvegliato. La figlia della vittima, appresa la notizia, ha annunciato che presenterà, tramite il suo legale, l’avvocato Ugo Pierlorenzi, una denuncia all’autorità giudiziaria per omicidio stradale a carico del conducente del veicolo, un 55enne di Porto Sant’Elpidio titolare di uno storico forno del posto. La figlia dell’anziano aveva già depositato una querela a carico dell’uomo alla guida del furgone per lesioni gravissime, a seguito della quale il sostituto procuratore di Fermo, Eugenia Sinigallia, aveva aperto un fascicolo per lesioni colpose gravissime. Con il decesso di Ragaini, chiaramente, il capo d’imputazione è destinato ad essere modificato ed è per questo il magistrato inquirente ha stabilito che la salma dovrà essere messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per tutti gli accertamenti utili alle indagini ancora in corso.
Il pm Sinigallia, prima di restituire il corpo alla famiglia per i funerali, molto probabilmente disporrà l’ispezione cadaverica o l’autopsia sulla salma. "Vogliamo che venga fatta giustizia – spiega l’avvocato Pierlorenzi – per una tragedia che si poteva evitare. Il conducente del furgone viaggiava oltre il limite di velocità ammessa nel centro abitato e si è fermato soltanto a circa 500 metri di distanza dal luogo dell’incidente". Dai verbali dei carabinieri è emerso che il 55enne era sprovvisto di patente al momento dei rilievi dell’investimento e, dagli accertamenti ancora in corso, sembrerebbe che gli sia stata revocata nel 2008. L’incidente si era verificato la mattina del 13 agosto scorso lungo la Statale Adriatica, in via Toscana, nei pressi di Marina Picena. Erano da poco passate le 8 quando Ragaini stava attraversando sulle strisce pedonali ed era stato centrato dal furgone in corsa. Sul posto erano subito intervenuti i sanitari della Croce Verde Porto Sant’Elpidio che, viste le condizioni dell’uomo, avevano richiesto il trasporto d’urgenza in eliambulanza all’ospedale Torrette di Ancona. Qui era entrato in coma ed era rimasto in terapia intensiva per alcune settimane, poi visto la situazione irreversibile, era stato traferito a Fermo, dove è spirato ieri.
Fabio Castori