Jova beach party 2022 a Fermo, gli ambientalisti: "Scelta criminale"

Il comitato Tag ribadisce l’inadeguatezza del luogo scelto per il concerto del 5 e 6 agosto

Folla al Jova beach party

Folla al Jova beach party

Lido di Fermo, 28 luglio 2022 - Le associazioni ambientaliste ribadiscono la propria contrarietà al Jova Beach Party in programma a Lido di Fermo il 5 e 6 agosto. "Le ruspe sono di nuove entrate sulla spiaggia di Casabianca, distruggendo tutto il lavoro di restauro ambientale avviato, confermando che il Jova Beach è più importante della tutela e valorizzazione naturalistica".

Sono le parole di Luigi Silenzi, coordinatore del Comitato Tag Costa Mare (che riunisce le maggiori associazioni di protezione ambientale di interesse nazionale) espresse durante l’incontro tenutosi ieri mattina, a cui erano presenti anche Stefano Quevedo coordinatore regionale Lipu e Fabio Vallarola (in collegamento online) responsabile scientifico di Tag Costa Mare, che ha ricordato le responsabilità delle istituzioni verso la tutela del patrimonio ambientale.

"Siamo qui – ha detto Silenzi – per sottolineare l’inadeguatezza del luogo scelto per l’evento, che di fatto è privato ma utilizza il suolo pubblico demaniale ai fini commerciali, distruggendo il patrimonio naturale dell’area". Tag, pone l’attenzione sulla scelta dell’amministrazione comunale, ricordando che "già il 21 luglio del 2019 le ruspe entrarono sulla spiaggia di Casabianca ‘Area di tutela del Fratino’ dove era vietato per ordinanza dello stesso sindaco anche il calpestio della zona. Tutta la vegetazione dunale venne completamente distrutta per il giorno del concerto, quando più di 30mila persone si sono accalcate nella stessa area dove fino a qualche giorno prima era interdetto l’accesso. A seguire – ha proseguito – nel 2020 il comune resosi conto di quanto accaduto, aveva affidato ad un botanico l’incarico di avviare un restauro ambientale e ricreare l’ecosistema originario con la traslocazione di piante, talee e semi, svolto attraverso un iter autorizzativo della Regione Marche. Nel 2021 si è avviata l’opera di restauro ambientale e quest’anno si erano iniziati a vedere i risultati. Oggi la scelta ‘criminale’ di distruggere nuovamente l’area con le ruspe".

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Queste le ragioni a difesa dell’area tradotte da Tag nella diffida al Comune ed esposto alla Procura della Repubblica. "Il comune – ha proseguito Silenzi – è andato dritto per la propria strada, noncurante della logica della tutela ambientale e della difesa dell’ecosistema. Tag Costa Mare – ha concluso Silenzi – non è il comitato del ‘no’ ai concerti, ma ai modi, perché fare concerti in una zona non antropizzata e protetta serve solo a vendere tanti biglietti". A

nche Renzo Interlenghi, capo gruppo consiliare di ‘Fermo Capoluogo’ si esprime in merito. "Personalmente – dice – non sono contrario a manifestazioni di questo tipo. Lo sono qualora non vi siano le condizioni di tutela ambientale e mettono a rischio gli equilibri dell’ecosistema. Il sindaco parla di opportunità per il turismo e di occupazione per il territorio, ma l’esperienza precedente dimostra non essere vero. Temo invece, che l’evento rientri in una sorta di mania di grandezza, tipica di certi amministratori".

Jovanotti accende il Jova Beach Party di Marina di Ravenna (Corelli)
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