"La Casina delle Rose deve essere un hotel"

Due imprenditori si fanno avanti per l’acquisto dell’immobile al Girfalco. Soddisfatto il sindaco: "Serve un investimento forte"

Migration

di Angelica Malvatani

Tutto passa e alla fine arriva anche il fatidico 17 ottobre e per la Casina delle Rose si registrano due offerte, chiuse in una busta che dovrà aspettare ancora qualche giorno prima di essere aperta. Ci sono in corso gli ulteriori approfondimenti dell’Agenzia delle Entrate sulla valutazione dell’immobile, ancora qualche giorno e poi si saprà la sorte dell’ex albergo che a questo punto di sicuro diventerà un hotel di lusso, con qualche camera in più rispetto ad oggi. Dopo le tante polemiche, le controproposte, gli interventi, ancora ieri il consigliere regionale Fabrizio Cesetti chiedeva si soprassedere dalla vendita della Casina della Rose: "Dopo il giro a vuoto della prima asta, c’era l’occasione di rivedere l’intera operazione, cancellando l’idea di mettere a profitto privato un prestigioso pezzo di patrimonio culturale e paesaggistico della città per destinarlo al prioritario interesse pubblico con l’obiettivo di valorizzarne le enormi potenzialità".

Parole ormai vane, si va avanti e il sindaco Paolo Calcinaro tira diritto. Dopo la vendita della casetta del custode con tutta probabilità si arriverà alla vendita e alla nuova vita dell’hotel. "Ho voluto attendere questa chiusura per poter meglio dire la mia – ha scritto il sindaco sui social ieri –. Quella struttura, con la crescita turistica della città, deve essere hotel per poter essere un fattore economico per Fermo e mi chiedo se veramente si possa pensare seriamente, e non per pura bagarre politica, diversamente; e per esserlo, ed esserlo degnamente, serve un investimento forte. Ci abbiamo provato ma abbiamo visto che con forze proprie l’amministrazione può solo mantenere in piedi la struttura, non certo investirci milioni per renderla confortevole o di alto livello".

Secondo il sindaco bisogna restare al mondo reale, chi investe oggi non può immaginare un contratto di gestione con cui non si rientrerebbe dall’investimento fatto: "Abbiamo bisogno di una struttura ricettiva di qualità. Per i fini culturali, e non solo, ci sarà il recupero del Fontevecchia che sarà messo a disposizione della comunità: ma un hotel, posto in quel luogo, deve essere struttura ricettiva in grado di portare visitatori, e quindi economia ulteriore in città. Altre visioni, fini culturali, fini sociali che qualcuno proponeva, e non si capiva bene se ci si volesse sistemare una Rsa, sono legittime ma non sono visioni di questa amministrazione. E posso fare il sindaco, fin quando potrò, prenderò scelte per questa città, evitando di incarnare la Fermo del no, la Fermo che non sceglie che tanti treni ha fatto perdere a questa città in passato". Voci di corridoio parlano di un paio di grandi imprenditori del territorio fermano. A manifestare interesse di recente era stato anche l’imprenditore Mauro Cardinali. La base d’asta è di due milioni di euro, ne serviranno molti di più per una struttura che diventi davvero attrattiva.Ricordiamo che la casina del custode è stata acquistata dal proprietario del Fermo Forum, Gianpiero Properzi.