"La convivenza con gli stranieri qui non è in discussione"

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Per il sindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi, la vicenda del sequestro di un giovane inglese da parte di un gruppetto di ventenni, tre dei quali di Montegranaro (nella foto Aurora Carpani e Dona Conte) presenta molti lati ancora oscuri ma, commentando le parole dell’Imam Labdidi Abdellah (da noi riferite ieri, ndr), puntualizza: "In città, con la popolazione extracomunitaria c’è sempre stato un rapporto molto cordiale e di confronto. C’è la massima collaborazione anche con Samir Rajaji (presidente della comunità islamica)". Il concetto che a Ubaldi preme sottolineare è uno: "Non deve passare il discorso che Montegranaro non sia un’isola felice per gli stranieri, che in questa città la convivenza sia peggiore rispetto ad altre località limitrofe. Inoltre, in passato sono state date attenzioni a soggetti che presentavano delle criticità. Uno dei ragazzi coinvolti, era stato seguito dai servizi sociali". A Montegranaro, una delega assessorile all’immigrazione non c’è mai stata: "E’ una competenza che rientra nei Servizi Sociali. La seguirò di concerto con l’assessore Zincarini". C’è la consapevolezza che occorrono provvedimenti per limitare episodi di bullismo e di microcriminalità in alcuni punti sensibili della città: "Al Campo dei Tigli, luogo frequentato da alcuni di questi ragazzi, pensiamo a una maggiore sorveglianza e a una migliore illuminazione". Apre alla collaborazione, il consigliere Niccolò Venanzi, con un distinguo: "Vogliamo coinvolgere queste comunità, e sicuramente lo faremo, ma nel rispetto reciproco di tutte le culture e delle nostre leggi. A differenza della sinistra che considera gli stranieri utili solo per le elezioni, noi non abbiamo tirato per la giacchetta nessuno". "Per noi – rincara Ubaldi - gli stranieri non sono mai stati da considerare un bacino di voti. Abbiamo preferito non averne un paio in lista per evitare strumentalizzazioni". Sulle problematiche legate alle abitazioni – casbah, "va nella direzione di regolamentare l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare pubblica, evitando ghetti – chiarisce l’on. Mauro Lucentini - l’approvazione del nuovo regolamento regionale. Per le abitazioni private, il pubblico può pensare solo ad aumentare i controlli". Le richieste degli stranieri? "La disponibilità della palestra per il Ramadan, un referente in Comune che rappresenti le istanze della comunità islamica, corsi di italiano per stranieri, la possibilità di una sepoltura. Tutte accoglibili" conclude Ubaldi.

Marisa Colibazzi