ADOLFO LEONI
Cronaca

La cooperativa sociale. La ’Casa da Sergio’ sta vicino agli ultimi sempre con il sorriso

Ogni giorno, i ragazzi imparano una professione seguendo le indicazioni di Matteo e preparando pasta fresca, pacchi famiglia, primi piatti e anche un delizioso fritto misto.

Ogni giorno, i ragazzi imparano una professione seguendo le indicazioni di Matteo e preparando pasta fresca, pacchi famiglia, primi piatti e anche un delizioso fritto misto.

Ogni giorno, i ragazzi imparano una professione seguendo le indicazioni di Matteo e preparando pasta fresca, pacchi famiglia, primi piatti e anche un delizioso fritto misto.

Paolo fa gli gnocchi. A volte tira in alto la palla di massa. La riacchiappa a volo e la stende per ottenere strisce lunghe e rotonde. Paolo fa anche l’assaggiatore di sugo. Quel sugo che gli viene preparato da Alessio chiamato anche "mago" oppure "barone". Intorno al tavolo di metallo grigio, lindo come uno specchio, sistemato quasi al centro della stanza, si muovono anche Noè, Sabrina, Francesca, Marco, Edoardo, Giulio. Li cito così come pian piano prendono posizione. In mezzo a loro c’è Matteo, aveva un negozio di pasta fresca a Porto San Giorgio. Ora è il maestro pastaio di questo gruppo di ragazzi abili in un altro modo. Poi, c’è Michela che è la presidente della Cooperativa sociale Casa da Sergio. Ecco, è una coop. Che è nata per venire incontro ai problemi dei più fragili. Ogni giorno, i ragazzi imparano una professione seguendo le indicazioni di Matteo e preparando pasta fresca, pacchi famiglia, primi piatti e fritto misto. La base operativa sta a Marina Palmense, in via Romolo Murri, a pochi passi dalla spiaggia. Un bel posto. Soprattutto un luogo allegro, non tanto per il colore (anche) delle pareti esterne ma per il clima che vi si respira. Qui si scherza, si fanno battute, si diventa amici e si impara. Ognuno ha la sua divisa: nocciola con la scritta Casa da Sergio, e con il grembiule bianco d’ordinanza. La Cooperativa è nata nel 2021. Un anno di sperimentazione e poi via. Cucinare è un modo per accogliere, ospitare, dare dignità a chi, in un mondo dominato dal paradigma tecnocratico e iperliberista, sarebbe considerato quasi uno scarto, come ripete papa Francesco. Qui no. Qui c’è la dignità del rapporto umano e del senso del lavoro. Simona è una insegnante. Sostiene un suo studente che è autistico. Lo porta dopo aver scoperto casualmente questa realtà. "Stavo camminando – spiega – mi sono affacciata in questo laboratorio e ho visto una scena incantevole. Mi ha colpito la considerazione che si ha nei confronti dei ragazzi ospitati. Ho pensato che era il luogo giusto per il mio alunno". La Cooperativa Casa da Sergio ha un rapporto con un’altra Coop.: Il Faro. La collaborazione farà sì che Marco, tra qualche settimana, partirà per Parma per uno stage presso la Barilla. Nel laboratorio i tempi sono rallentati. Non ci sono macchine. Ci sono persone, ognuno con la propria storia. I prodotti usati, come farina ed uova, provengono da piccole realtà agricole del territorio. Si può asportare, oppure pranzare dal mercoledì alla domenica, la cena del sabato è su prenotazione. 30 coperti in tutto. Ci vanno amici e sostenitori. Domenica scorsa è arrivato un gruppo di Centauri di Sirolo. Una festa. E ci va gente nuova che ha trovato un’oasi ove si respira aria diversa. Sul tavolo, accanto a piatti e posate, è appoggiato un fumetto: Diabolik. Chiedo spiegazioni. "A volte mi capitava – dice Matteo – di andare da solo a pranzo da qualche parte e mi trovavo un po’ a disagio. Ecco l’idea di fornire un giornaletto per compagnia". Compagnia: la parola magica.

Adolfo Leoni